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Scoperta italo-americana rallenterà la crescita tumori

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Scoperta proteina complice dei tumori, è possibile rallentare la sua azione

I tumori, questi sconosciuti, che ogni anno si portano via molte persone di qualsiasi età. Di sicuro ai giorni nostri si conosce molto di più degli anni passati e la ricerca sta facendo passi da gigante, nonostante i mezzi economici a sua disposizione siano relativamente pochi. E’ di questi giorni, in ogni caso una notizia che ci darà sollievo e farà tornare la speranza a molti.

I tumori verranno sconfitti presto

Una scoperta italo-americana aiuterà a rallentare la proliferazione dei tumori. A quanto sembra siamo sulla buona strada per liberarci da questi scomodi e, spesso letali, intrusi.

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Da qualche giorno circola la notizia importantissima per il futuro del genere umano che una delle proteine incriminate per le mutazioni genetiche dei macrofagi sia stata individuata da un’equipe di ricercatori.

Nel caso dei tumori infatti, i tessuti colpiti sono danneggiati e si arriva alla necrosi per mutazioni che portano le cellule ad impazzire letteralmente. Lo sviluppo anomalo ed indiscriminato è purtroppo infausto e non permette il normale svolgimento delle funzioni della parte colpita.

Fermata la crescita delle cellule impazzite

Tumori, di tanti tipi, più o meno invasivi, ma tutti uniti dalla proteina che li fa crescere, fino ad arrivare all’incompatibilità con la vita stessa. Fermando la crescita o almeno rallentando la proliferazione delle cellule impazzite, si potrebbe arrivare alla cura definitiva.

L’Accademia delle scienze degli Usa, una delle riviste che si occupa di ricerca nel campo medico, ha dato la buona notizia. Siena, Manchester e Brescia con un gruppo di ricercatori universitari hanno firmato la lieta novella.

La proteina scoperta potrebbe rallentare, se non fermare, l’avanzare dei tumori, in modo che il sistema immunitario abbia più forza per reagire e debellare la patologia.

I macrofagi fanno parte delle “cellule spazzino” del nostro sistema immunitario. Ora si è al corrente che se impazziscono, possono essere “resettate”. In questo modo non interferiranno più con le cellule divenute tumorali.

Macrofagi diventano alleati dei tumori

Alla presenza della neo scoperta proteina, chiamata ERK3, i macrofagi diventavano alleati dei tumori e li aiutavano a crescere. Con la realizzazione di futuri farmaci, come hanno ampiamente indicato i test nei topi, la proteina complice potrebbe essere colpita ed annientata.

Se si riuscirà ad eliminarla, diverrà realtà la possibilità di una riduzione del numero dei macrofagi ed il blocco della loro azione.

“Siamo riusciti a dimostrare” ha spiegato Emanuele Giurisato, che appartiene al dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, “come nei topi la crescita di carcinoma si sia ridotta in assenza della proteina ERK-5, mentre contemporaneamente si sia creata una situazione infiammatoria anti-tumorale”.

Lo scienziato continua: “Questi risultati accrescono la possibilità che andare a colpire i macrofagi pre-tumorali attraverso una terapia che sopprima la proteina ERK-5 costituisca una nuova strategia per future cure anticancro“.

Probabilmente è ancora troppo presto per cantare vittoria, ma senza alcun dubbio siamo vicini alla vittoria, o almeno ad una vita più serena, per tutti coloro che sono colpiti da tumori, la speranza è sempre l’ultima a morire!