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Scoperto in Italia il primo caso di edera velenosa cinese

Un'immagine della cosiddetta "edera velenosa"

In Toscana è stato individuato il primo caso di spontaneizzazione dell'edera velenosa cinese che però non è affatto un'edera e provoca dermatiti serie

La notizia è di questi giorni: è stato scoperto in Italia il primo caso di edera velenosa cinese ed un team di botanici ha individuato una nicchia di naturalizzazione della “specie aliena”. Ad operare la squadra dell’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa, che ha scoperto il primo caso in Italia di naturalizzazione della cosiddetta “edera velenosa”. Si tratta di una specie aliena originaria del Nord America e di alcune parti della Cina.

Primo caso di edera velenosa cinese

A dare l’annuncio è stato il Cidic, Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura dell’Università di Pisa. Il dato è che è stata trovata una “grossa popolazione completamente spontaneizzata”. Dove? In località Sassi Neri a Impruneta, in provincia di Firenze. Ad effettuare la scoperta Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti. I tre ricercatori hanno documentato la scoperta in un “articolo sulla rivista Italian Botanist, organo ufficiale della Società Botanica Italiana”.

L’edera velenosa che però non è un’edera

Il particolare è che quella pianta non era mai stata trovata in Toscana e per l’Italia c’erano solo due segnalazioni storiche: vennero fatte in Trentino-Alto Adige e sono risalenti al 1893 e al 1930. Ma cosa è l’edera velenosa? Innanzitutto non è un’edera: si tratta di una pianta fortemente tossica, che provoca dermatiti. Le popolazioni anglofone la chiamano poison ivy, letteralmente “edera velenosa”, chiamata anche edera del Canada o sommacco velenoso. Appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae.