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Alla scoperta di Diaz-Canel, prossimo presidente cubano

Diaz Canel

Sarà il primo presidente cubano a non portare il cognome Castro dopo quasi sessant'anni dalla Rivoluzione cubana del 1959

Sarà Miguel Diaz-Canel il prossimo presidente cubano. Cuba si appresta a vivere il primo grande cambio della guardia della sua storia. Dopo quasi sessant’anni di repubblica cubana governati dalla famiglia Castro, l’isola caraibica si prepara all’elezione di Miguel Diaz-Canel Bermudez come Presidente della Repubblica Cubana. Il primo vicepresidente di Cuba – già soprannominato il presidente ‘rock’ – verrà designato il 19 aprile, quando Raul Castro – fratello del defunto Fidel – terminerà il suo secondo ed ultimo mandato.

Chi è Miguel Diaz-Canel

Sarà il primo presidente cubano a non portare il cognome Castro. Dopo quasi sessant’anni dalla Rivoluzione cubana che pose prima la parola fine alla dittatura di Batista ed inaugurò – poi – la lunga parentesi socialista con Fidel Castro, Cuba è pronta ad un altro cambiamento.

Miguel Diaz-Canel Bermudez non è un nome nuovo per Cuba. Attualmente ricopre l’incarico di primo vicepresidente. Negli anni ha scalato le gerarchie dello stato cubano, anche grazie all’ala protettiva di Castro. Tant’è che viene considerato il “numero due” del regime.

Un presidente cubano rock

Nato dopo la rivoluzione del 1959, vive una gioventù attivissima dal punto di vista politico. Dirige per quasi un decennio il partito comunista della provincia di Villa Clara, dove guadagna la reputazione di dirigente progressista: in questi anni appoggia la creazione di un centro culturaleel Mehunche – vicino alla comunità transessuale ed a stampo ‘rock‘.

L’ascesa politica

E’ nel 2003 che il presidente designato muove i primi veri passi nella politica. Il generale – Raul Castro – lo fa promuovere a segretario del partito della provincia di Holguín. Non arriverà a La Havana prima del 2009 quando gli venne affidato il Ministero dell’Istruzione.

Nel 2012 arriva un’altra promozione, questa volta l’incarico è quello di vicepresidente del Consiglio dei Ministri. L’anno successivo tocca l’apice della sua carriera. E’ lo stesso Raul Castro a designarlo suo erede alla Presidenza.

Internet, stampa, le riforme

Prima di lasciare il posto all’erede Raul Castro vorrebbe adottare una legge che stabilisca il limite di mandati possibili: due della durata massima di cinque anni. Un cambio di rotta che sarebbe radicalmente diverso dal passato contraddistinto dal monopolio del potere esclusivo della famiglia Castro.

Il programma di Diaz-Canel è di stampo apertamente riformista. Sulla lista ci sarebbe una maggiore apertura ad internet ed una stampa più critica, meno ruffiana nei confronti dello Stato. Più libera insomma.

Nonostante ciò assicura che sarà un presidente del popolo. “a Cuba ci saranno sempre presidenti che proteggeranno la rivoluzione, gente del popolo, che sceglierà il popolo” aveva detto a Novembre. Le sue parole sono parse a tutti come un tentativo di rassicurare l’establishment politico che non sarà un traditore della rivoluzione, nè tantomeno la testa di ponte per una presenza americana a Cuba.

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