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Scritte che inneggiano alla mafia nel giorno del caposcorta di Falcone, denunciato

Il capo scorta di Giovanni Falcone Antonio Montinaro

In un giorno dedicato alla memoria la stessa era stata infangata: scritte che inneggiano alla mafia nel giorno del caposcorta di Falcone, denunciato

Erano uno sconcio ed uno sfregio alla memoria di un servitore dello Stato morto compiendo il suo dovere quelle scritte che inneggiano alla mafia nel giorno dell’uomo di Falcone, perciò il loro autore è stato denunciato. La Gezzetta del Mezzogiorno spiega che un  44enne anarchico di Lecce è stato individuato dalla Digos per le parole vergate su un muro a Calimera. 

Scritte che inneggiano alla mafia

L’uomo, componente di un gruppo anarchico, è stato denunciato dalla polizia perché ritenuto “l’autore delle scritte oltraggiose realizzate con uno spray lo scorso 8 settembre su alcuni muri di Calimera”, in provincia di Lecce. Le scritte rano comparse in molto luoghi tra cui quello perimetrale della scuola elementare ‘S.Ten. Raffaele Spro’. Ecco cosa era comparso: “Il carcere uccide – antimafia tortura – no al 41 bis Liberi tutti – Alfredo libero”

Il giorno per ricordare Montinaro

Il tutto ovviamente contrassegnato dalla A cerchiata, simbolo storico degli anarchici. La visione dei filmati estratti dalle telecamere del paese ha permesso agli uomini della Digos di identificare il presunto responsabile del gesto. I media spiegano anche che è scattata una perquisizione domiciliare a carico dell’uomo. Quando venne commesso il presunto fatto-reato suscitò un grande clamore nonché indignazione “perché perpetrato in occasione delle celebrazioni per il 60esimo anniversario della nascita di Antonio Montinaro, il caposcorta del giudice Giovanni Falcone” che a Capaci perse la vita con i colleghi e la moglie del magistrato.