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Scrittori: addio a Janet Malcom, una delle penne più affilate di Manhattan

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New York, 19 giu. (Adnkronos) - La scrittrice e giornalista statunitense Janet Malcolm, una delle penne più affilate di Manhattan, autrice di libri-inchiesta esplosivi sugli archivi di Sigmund Freud e i rapporti tra i poeti Sylvia Plath e Ted Hughes, è morta mercoledì 16 giugno...

New York, 19 giu. (Adnkronos) – La scrittrice e giornalista statunitense Janet Malcolm, una delle penne più affilate di Manhattan, autrice di libri-inchiesta esplosivi sugli archivi di Sigmund Freud e i rapporti tra i poeti Sylvia Plath e Ted Hughes, è morta mercoledì 16 giugno a New York all'età di 86 anni. Nata con il nome di Jana Wienerova l'8 luglio 1934 a Praga, è stata dagli anni Sessanta un pilastro della prestigiosa rivista "The New Yorker" e autrice elegante ed incisiva. Descritta dai suoi colleghi come fieramente intelligente, instancabilmente analitica, di immenso rigore, era abitata dallo scrupolo di "mettere in discussione qualsiasi atto di giudizio finale", ha detto l'attuale direttore del "New Yorker", David Remnick.

Figlia di uno psichiatra, nel 1939, all'età di 5 anni, emigrò negli Stati Uniti con la famiglia, in fuga dalle persecuzioni naziste contro gli ebrei. Ha studiato all'Università del Michigan e poi, dopo la laurea, si è trasferita a Washington con il suo primo marito, morto nel 1975. Nel 1963 entrò nello staff del "New Yorker" e da allora, per quasi 60 anni, ha coltivato il sogno di un giornalismo che tendeva all'obiettività il più possibile.

Tra i libri di Malcolm figurano "Diana and Nikon" (1980), una raccolta di saggi sulla fotografia; "Psychoanalysis: The Impossible Profession" (1981), un profilo dello psicoanalista Aaron Green; "In the Freud Archives" (1984), sulla figura di Jeffrey Masson, direttore dei Freud Archives espulso dall'establishment della psicoanalisi mondiale per avere attaccato la cosiddetta teoria della seduzione di Freud (l'autrice fu citata in tribunale per diffamazione vincendo la causa dopo una battaglia legale durata un decennio); "Il giornalista e l'assassino" (1990), su una causa intentata da un condannato per omicidio contro l'autore di un libro sul suo delitto, dove esamina il rapporto tra scrittore e soggetto. "The Purloined Clinic" (1992) è una raccolta di saggi e critiche pubblicate su 2The New Yorker" e "The New York Review of Books"; "The Silent Woman: Sylvia Plath & Ted Hughes" (1994) esplora la vita e il lavoro di Sylvia Plath. In "The Crime of Sheila McGough" (1999) Malcolm ha indagato il sistema legale americano. "Reading Cechov" (2001) intreccia letture ravvicinate delle opere di Anton Cechov con scene della vita dello scrittore russo e dei suoi viaggi in Russia. Nel 2007 Malcolm ha pubblicato "Two Lives: Gertrude Stein and Alice B. Toklas in War and Peace", basato su tre articoli che ha scritto su Stein e Toklas apparsi sulla rivista e nel 2013 "Forty-one False Starts: Essays on Artists and Writers". "Nobody's Looking at You: Essays", il suo ultimo libro, apparso nel 2019.