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Scuola, attacco hacker contro registri elettronici e app per i genitori

Scuola

Un attacco hacker ha messo fuori servizio i registri elettronici e le app per i studenti e i genitori. Stanno cercando di ripristinare i servizi.

Stefano Rocchi, amministratore unico di Axios Italia, che fornisce i servizi dei registri elettronici per 2500 scuole, divise tra medie e superiori su tutto il territorio nazionale, ovvero al 40% del totale, ha confermato a Fanpage.it che i disservizi di questi giorni saranno ripristinati

Attacco hacker ai registri elettronici

Da domani mattina, 8 aprile 2021, i disservizi al registro elettronico e alla App Famiglia per alunni e genitori diventeranno solo un ricordo, perché tutto verrà ripristinato. Dallo scorso venerdì c’è stato un attacco ransomware, che ha creato non pochi disagi ai docenti, agli studenti e ai genitori al rientro dalle vacanze di Pasqua. “Se non fossimo stati in questo periodo, in cui molte scuole sono in Dad probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto” ha commentato Rocchi. Tutto è iniziato nella notte di venerdì scorso, quando il Data Center su cui si basa Axios ha rivelato un malfunzionamento all’infrastruttura. Intorno alle 4, come spiegato da Rocchi, “abbiamo dovuto spegnere tutto perché abbiamo capito che si trattava di un attacco ransomware, in seguito al quale ci è stato richiesto anche un riscatto, che alla fine non abbiamo neanche pagato“. 

Fino ad oggi, a lezioni riprese, è continuato questo blocco in attesa che il problema venisse risolto. La buona notizia è che “entro questa sera contiamo di avere il ripristino dei servizi di registro elettronico e della App per alunni e genitori, che quindi già domani potranno tornare a funzionare come sempre, mentre entro venerdì verranno ripristinati tutti gli altri servizi“. Un aspetto importante è che nessun dato è andato perso. “Le nostre scuole hanno capito perfettamente quello che stava succedendo e ci hanno inviato messaggi di stima. Da parte dei genitori c’è stato un maggior malcontento, soprattutto perché i figli non hanno potuto accedere ai compiti da fare. Abbiamo chiesto scusa ma se non ci fossimo trovati in questo periodo, in cui molti istituti sono in Dad a causa dell’emergenza Coronavirus, nessuno si sarebbe accorto del disagio” ha spiegato Rocchi