> > Scuola, ipotesi piano anti-DaD: la classe non andrà in quarantena se c’è ...

Scuola, ipotesi piano anti-DaD: la classe non andrà in quarantena se c’è un solo alunno positivo al Covid

quarantena

Ipotesi piano anti-DaD a scuola: la classe non andrà in quarantena se ci sarà un solo alunno positivo al Covid ma si sottoporrà a tamponi.

Nelle scuole italiane, le norme che regolano la quarantena stanno per essere modificate. Nel momento in cui dovesse essere notificata la positività al coronavirus di un solo studente, infatti, la quarantena non verrà più imposta a tutti gli allievi che compongono il gruppo classe. L’isolamento verrà sostituito dai tamponi: una simile misura è stata pianificata per ridurre al minimo il ricorso alla didattica a distanza (DaD).

Scuola, ipotesi piano anti-DaD: addio alla quarantena se c’è un solo alunno positivo al Covid

La commissione incaricata di stilare le nuove indicazioni relative alle norme da introdurre nella scuola che regoleranno le misure da mettere in anno in caso di positività al Covid di uno studente è prossima a concludere il proprio lavoro.

La commissione, composta da membri afferenti al Ministero dell’Istruzione, al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e alle Regioni, si è impegnata al fine di escogitare misure che riducano in modo significativo il ricorso alla DaD nel caso in cui dovesse essere comunicata alla scuola la presenza di un alunno positivo all’interno di una classe.

A questo proposito, quindi, il gruppo di lavoro governativo ha intenzione di abolire l’imposizione della quarantena all’intero gruppo classe e sostituire l’isolamento con i tamponi.

Scuola, ipotesi piano anti-DaD: il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro

In merito all’iniziativa promossa a livello governativo per la scuola italiana, nella giornata di venerdì 8 ottobre, si era espresso il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, che aveva spiegato: “Sulla scuola, c’è un gruppo di lavoro che vede coinvolto l’Istituto superiore di sanità, il ministero della Salute, il ministero dell’Istruzione e le Regioni e, attualmente, c’è una riflessione proprio su come governare la presenza di eventuali casi positivi dentro i singoli contesti scolastici e dentro le singole classi garantendo evidentemente la sicurezza con dei meccanismi di fattibilità”.

Inoltre, Brusaferro ha precisato: “Si si può immaginare, vista la specificità del contatto scolastico, in alcune situazioni anche attraverso l’uso mirato dei tamponi che possono consentire, proprio per la specificità del contatto, di poter permettere la didattica in presenza”.

Scuola, ipotesi piano anti-DaD: il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi

L’ipotesi relativa al piano anti-DaD verrà, presumibilmente, approvata ed entrerà in vigore nel prossimo futuro. Il progetto, del resto, coincide perfettamente con le intenzioni palesate soltanto pochi giorni fa dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che aveva dichiarato: “È già stato convocato ed è già operativo un tavolo tecnico composto dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Istruzione, dalla Struttura Commissariale e dai rappresentanti di tutte le Regioni per la predisposizione di un protocollo condiviso volto a disciplinare in modo omogeneo sul territorio nazionale la gestione dei contatti di casi COVID-19 e le misure di quarantena in ambito scolastico così da raggiungere una comune regolamentazione su tutto il territorio nazionale”.

Scuola, ipotesi piano anti-DaD: le nuove regole in via di approvazione

Per quanto riguarda il cosiddetto “piano anti-DaD”, le nuove regole non sono accora state approvate in modo definitivo ma verranno presto allegate a un documento firmato da tutti i membri della commissione.

Sulla base delle indiscrezioni sinora trapelate, il documento non sarà prodotto come una circolare del ministero ma rappresenterà una raccolta di suggerimenti da inviare alle Asl e che le Asl dovranno seguire. Ciononostante, viene ribadita l’autonomia dei dipartimenti di prevenzione: i medici, dunque, continueranno a valutare la gravità dei singoli casi e a stimare gli effettivi rischi legati al contagio.

I tempi che caratterizzano la quarantena resteranno invariati.

Casistiche

Se il piano verrà confermato e se ci sarà un solo alunno positivo in una classe, tutti i compagni e i docenti della medesima classe dovranno effettuare un tampone molecolare, rapido o salivare. In caso di esito negativo dei tamponi, studenti e insegnanti potranno andare a scuola senza dover sottostare all’obbligo di quarantena.

Se in una classe emerge la presenza di due positivi al Covid, invece, gli studenti non vaccinati e i docenti dovranno rispettare una quarantena di 10 giorni mentre gli allievi vaccinati e con tampone con esito negativo potranno tornare in classe.

Infine, se in una classe ci sono almeno tre positivi, tutti gli studenti andranno in quarantena: i non vaccinati per 10 giorni mentre i vaccinati per 7 giorni.