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**Scuola: Moccia, 'vitale che riapra ma non si torni indietro, farlo a singhiozzo è deleterio'**

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Roma, 27 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto diretto con i maestri e gli insegnanti, in presenza, è una cosa fondamentale: la dad, che in qualche modo è stata inevitabile, è alienante perché tende a lavorare in modo diverso sul nostro equilibrio e piano piano, anche se n...

Roma, 27 mar. (Adnkronos) – "Il rapporto diretto con i maestri e gli insegnanti, in presenza, è una cosa fondamentale: la dad, che in qualche modo è stata inevitabile, è alienante perché tende a lavorare in modo diverso sul nostro equilibrio e piano piano, anche se non ci rendiamo conto lede, intacca l'apprendimento". A dirlo all'Adnkronos è Federico Moccia, scrittore, autore, regista e profondo conoscitore del mondo giovanile, sul quale ha scritto e studiato a fondo le dinamiche, commentando la riapertura delle scuole prevista dal governo per dopo Pasqua. "L'insegnante -spiega Moccia- è il primo estraneo fondamentale per aprire la tua mente e ti regala un altro tipo di visione rispetto alla conoscenza".

"Il rapporto diretto è fondamentale -sottolinea lo scrittore- hai almeno il 40% in più di attenzione, di reale connessione, di condivisione. Ti da modo di essere più attento a quello che ti spiegano, e ti fa entrare di più nel meccanismo. Il professore infatti si accorge molto meglio se non sei attento, ti richiama se ti vede distratto, ha modo di aiutarti o di spiegarti meglio. E' importantissimo". Nella vita dello scrittore "gli insegnanti sono stati personaggi fondamentali, che mi hanno insegnato a scalettare la mia mente, ad incuriosirmi. Senza il pedissequo ripetere a memoria, ma in grado di capire, riflettere, diversificare, congetturare".