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Senhit: “Io la Freaky Queen, da Massimo Ranieri al successo internazionale dell'Eurovision”

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Senhit si racconta a Notizie.it, dalle prime esperienze con Massimo Ranieri e Gaetano Curreri al successo internazionale al fianco di Flo Rida e Steve Aoki.

Ha conquistato il pubblico dell’Eurovision Song Contest 2021 con il singolo “Adrenalina” ft. Flo Rida che ha superato i 12 milioni di stream su Spotify entrando in classifica in 22 paesi attirando l’attenzione di producer internazionali come Steve Aoki che ne ha realizzato una versione remix. Senhit ci racconta le sue primissime esperienze insieme ad artisti di spessore come Massimo Ranieri, musicisti come Gaetano Curreri, sino al successo internazionale al fianco di autentici colossi come Flo Rida e Steve Aoki. La Freaky Queen del pop internazionale, tra un pizzico di follia e autentica unicità.

Nel 2005, anno del tuo lavoro discografico “Senhit”, collabori con la Panini Interactive, progetto che vede la direzione artistica di Gaetano Curreri e Saverio Grandi. Un percorso molto particolare, che ti ha portato ad essere poi artista riconosciuta a livello internazionale. Ci racconti i passaggi di quelle tue prime esperienze?

Dieci anni fa – nel 2011 – ho conosciuto il percorso di Eurovision per la prima volta e quest’anno nel 2021 è stata la mia seconda partecipazione, ma la mia carriera inizia da molto più lontano e da un artista di livello assoluto come Massimo Ranieri. Inizialmente mi sono diplomata e intrapreso la strada del teatro, misurandomi con un esperienza che raccogliesse tutte le arti. Ho fatto tantissimo teatro, in giro per l’Italia insieme ad una guida come Massimo e poi successivamente Gaetano Curreri ha rappresentato per me il mio primo “sponsor”, incarnando la figura di colui che mi ha aperto le porte alla discografia.

Ci sono state poi tante esperienze anche all’estero e grazie alla Panini, vera e propria multinazionale nel campo dell’editoria ma con una visione globale , ho avuto la possibilità di conoscere tanti artisti internazionali, tanti autori, produttori, musicisti, che hanno funto da trampolino di lancio per l’Eurovision, manifestazione di livello mondiale, paragonabile al Superbowl americano per spettatori e che oggi grazie al singolo “Adrenalina” in collaborazione con Steve Aoki e Flo Rida ha superato i 12 milioni di stream su Spotify e cha ha aumentato la mia visibilità facendomi sentire in un certo senso una privilegiata, perchè questa strada mi ha permesso di progettare nuove cose e realizzare nuove iniziative che prenderanno vita prossimamente.

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Tu hai un rapporto molto consolidato con l’Eurovision che hai messo anche nel tuo progetto “Eurovision Trip”. Ci racconti come è nato questo percorso artistico e musicale?

Eurovision l’ho conosciuto per la prima volta nel 2011. Ricordo tanti anni fa una partecipazione dei Jalisse e successivamente il nostro paese decise non di partecipare più. Proprio in quel periodo, grazie alla Panini venni contattata da San Marino e mi propose lo spettacolo. Fortunatamente Eurovision non ha la regola che devi essere residente nel paese che rappresenti, puoi cantare nella kermesse per chiunque tu voglia e la Repubblica di San Marino mi sembrava molta vicina alle mie origini bolognesi, dove sono cresciuta e vivo tutt’ora, mi sentivo fiera di rappresentare l’Italia e un piccolissima nazione come San Marino. Quell’esperienza è stata incredibile, ricordo un edizione stupenda quell’ anno. Esattamente dieci anni dopo mi si è ripresentata l’opportunità, io nel frattempo mi ero fatta le ossa con esperienze all’estero, avevo capito esattamente che tipo di musica volevo fare e grazie anche alla collaborazione insieme al grande Luca Tommasini ho avuto la possibilità di riconfermarmi dinanzi al pubblico dell’Eurovision con un brano bellissimo come Adrenalina. Poi il featuring con Flo Rida è stata la ciliegina sulla torta che mi ha aperto i canali americani e sudamericani, quindi a maggio di quest’anno mi sono presentata con una grinta e cazzimma in più che ha fatto sì che le cose potessi godermele per la loro bellezza.

Parlando per l’appunto di internazionalità e di mercati stranieri, guardando al pop con chi come te ha portato il prodotto all’estero, che sensazioni hai avuto a collaborare con questi grandi producer internazionali?

È un’esperienza meravigliosa. Però credo che noi non abbiamo nulla da invidiare al mercato straniero, avendo in Italia comunque tanti talenti. Certo abbiamo sempre un sguardi esterofilo perché c’è più scelta, ma ci sono tanti meriti anche qua. Io volevo che rimanesse aperta la porta dell’ America e del Sudamericana, perché volevo essere più trasversale e mi sembrava più giusto cantare in inglese, avevo voglia di tenere un “piedino”fuori sull’internazionale. È stato bellissimo perchè lavorare insieme a Flo Rida e Steve Aoki, che sono due colossi internazionali, ma artisti umanamente eccellenti ed umili, mi hanno dato il privilegio di conoscere tantissimi altri artisti, che mi hanno aiutato anche come esperienza artistica formativa ad altissimo livello.

Come e quando nasce il soprannome di “Freaky Queen”?

Inizialmente era il titolo della canzone che dovevo portare nel 2020 all’Eurovision, che poi successivamente è stata cancellata. Freaky vuol dire unicità, follia, autenticità. I fans poi hanno unito Queen, il tutto ovviamente nato in maniera ironica e divertente ma spontanea, dal pubblico, e ancora oggi mi porto il soprannome di “Freaky Queen”, nonostante abbia portato poi “Adrenalina”, mi fa sentire divertita, anche perché sono poco regina, ma sicuramente un po’ pazza.

Quali sono i tuoi progetti per il 2022, dopo il successo di “Adrenalina”?

Attualmente ci godiamo e coccoliamo con il successo del remix di “Adrenalina”. Speriamo passata questa fase problematica di partire nel 2022 a pieno regime. A breve, prossimamente sarò in Spagna per un evento organizzato dal fan club più autorevole di Eurovision Spagnolo e poi ci sarà anche un evento simile in Italia, lavoriamo step-by step, perchè purtroppo il Covid ci ha insegnato che non possiamo programmare su lunga distanza. Un passo alla volta, sperando di ripartire in totale sicurezza.