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SENTIMENTI MODERNI I

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In aula dell’Università degli Studi di Torino, alla Facoltà di Scienze Politiche, i ragazzi stanno studiando sociologia generale. Siamo in una mattina fresca di ottobre, oltre 100 studenti stanno seguendo con attenzione la lezione tenuta da un accademico. Una dolce e soave ragazza Maria Cosmi ...

In aula dell’Università degli Studi di Torino, alla Facoltà di Scienze Politiche, i ragazzi stanno studiando sociologia generale. Siamo in una mattina fresca di ottobre, oltre 100 studenti stanno seguendo con attenzione la lezione tenuta da un accademico. Una dolce e soave ragazza Maria Cosmi pare dondolare nel buio, nell’immensità medesima delle cose normali della vita: il suo sguardo dondola e non si posa su nessun oggetto in particolare. Al termine della lezione, un ragazzo: Francesco Aiello si avvicina piano piano le chiede gentilmente l’ora,”Hai preso tanti appunti?” sussurra con voce roca e dirompente dell’essere maschile maturo e rigoglioso.
“Si, devo metterli apposto sul computer!” esclama la ragazza con voce emozionata. I due iniziano a parlare del più e del meno, delle difficoltà nello studio delle materie complesse.
Maria Cosmi aveva frequentato il liceo classico “Gioberti” di Torino, mentre Francesco aveva studiato all’Istituto Tecnico “Bonelli” di Cuneo. “Potremmo vederci sabato?” esclama con voce forte e soave Francesco, “Si, è un’ottima idea” sibilla Maria. I due ragazzi iniziano a scambiarsi i numeri dei cellulari e le mail, per potersi tenere in contatto perenne ed entusiasmante. Maria sembra camminare sull’acqua e appare meravigliata e entusiasta. Maria non ha mai avuto un ragazzo, a scuola va bene in tutte le materie: studia con impegno per riscattare le difficoltà dell’infanzia, vissuta tra stenti e difficoltà varie della propria famiglia proletaria. La crisi industriale che attanaglia Torino ha fatto sì che suo padre venisse collocato in cassa integrazione a zero ore per oltre due anni, la madre lavora come infermiera all’Ospedale Molinette di Torino. Maria è figlia unica, dipana emozioni oniriche uniche, dall’intercalare gioioso e soave: sogna ad occhi aperti di poter un giorno iniziare la prestigiosa carriera diplomatica presso l’amministrazione dello stato. Indossa sovente jeans aderenti, delle minigonne e scarpe con tacchi a spillo molto alti. Ama viaggiare in lungo e in largo per l’Europa e sogna ad occhi aperti, ascolta musica prorompente che le allieta la dolce esistenza. Francesco Aiello abita a Fossano: suo padre è agricoltore e coltiva la frutta e conduce un allevamento zootecnico; nel tempo libero Francesco aiuta il padre. Dotato di un fisico solerte e robusto è sovente impegnato in lavori stressanti e monotoni. Nel tempo libero va in giro con la moto Ducati 500, appena comprata. Squilla il cellulare di ultima generazione: è Maria che esclama “Ciao, potremmo vederci sabato…”, “Certamente, se vieni in treno fino a Fossano, poi vengo a prenderti e andiamo in montagna alle Terme di Vinadio, mio padre mi ha comprato la moto nuova…” sussurra il ragazzo entusiasta. Il mattino seguente Francesco si reca con la moto alla stazione di Fossano; aspetta sui binari, poi ad un tratto intravede la sagoma della ragazza che sporge fuori da un finestrino e inizia a gridare “Francesco, sono qui!”, Francesco esclama “Ciao, sono contento di rivederti, dai scendi dal treno che ci facciamo un bel giro in moto…”. I due si abbracciano calorosamente e iniziano a farsi un bel giro soave e disinibito con la splendida moto Ducati 500, per prima cosa si recano a Fossano, sul viale Mellano: il viale degli innamorati. Parcheggiata la moto iniziano a camminare mano nella mano; Francesco inizia ad esclamare “Questo è il luogo simbolo degli innamorati, ogni promessa di amore diverrà eterna, immodificabile”, Maria risponde “Noi due oramai siamo una cosa sola, se fossimo alieni saremmo sullo stesso pianeta nell’Universo”. Il loro sguardo si posa sull’infinto celeste: i due iniziano a camminare velocemente: il loro modo di pensare affascinante si trascina su fin verso le montagne, Francsco chiede dolcemente a Maria “Ti piacciono le montagne? Se ti va potremmo andare alle Terme di Vinadio…”, “Si, le montagne mi piacciono un sacco, io adoro la quiete alpina e la tranquillità soave e disinibita; potrebbe essere un’ottima idea..” esclama con voce emozionata Maria. Si fermano per un attimo su di una panchina e recitano l’elisir di lunga e soave vita, l’Incipit di ogni amore essenziale e romantico: i sentimenti marciano alti nel cielo. Con il passare del tempo i due sembrano stanchi, salgono sulla moto e Francesco posa Maria all’Ostello della Gioventù per passare la notte, i due si dividono, vedono il bagliore delle stelle del cielo, la ragione comanda l’intelletto e si dirige come di una barca in mare aperto.