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Omicidio Serena Mollicone, trovata morta in un bosco 22 anni fa: decisa la riapertura del processo

Riapertura del processo per l'omicidio di Serena Mollicone

La Corte d'Assise di Appello di Roma ha deciso di riaprire il processo per l'omicidio di Serena Mollicone.

La Corte d’Assise di Appello di Roma ha deciso di riaprire il processo per l’omicidio di Serena Mollicone. La 18enne era stata trovata morta in un bosco nel 2001.

Serena Mollicone, trovata morta in un bosco: 22 anni dopo decisa riapertura processo

La Corte d’Assise di Appello di Roma ha deciso di riaprire il processo per l’omicidio di Serena Mollicone, 18enne trovata morta nel 2001 con le mani e i piedi legati e la testa in un sacchetto. Il ritrovamento era avvenuto in un bosco a pochi chilometri dalla sua abitazione. I giudici hanno dato il via libera alla riapertura del processo accogliendo la richiesta della Procura Generale, che ha sollecitato anche l’ascolto di 44 testimoni.

Omicidio Serena Mollicone: il processo di primo grado e le perizie

Nel processo di primo grado, nel 2022, il tribunale di Cassino ha fatto cadere le accuse per i cinque imputati, ovvero il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, la moglie Annamaria e il figlio Marco, accusati di omicidio, il luogotenente Vincenzo Quatrale, accusato di concorso in omicidio, e l’appuntato Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento. I giudici di secondo grado hanno deciso di procedere per gradi: nell’udienza del 20 novembre verranno sentiti tutti i consulenti delle parti e, secondo quanto emergerà, si procederà sull’eventuale ascolto dei testimoni. Tra quelli individuati dall’accusa c’è il luogotenente Gabriele Tersigni, ex comandante della stazione dei carabinieri di Fontana Liri, a cui il brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nel 2008, aveva rivelato di aver visto Serena entrare in caserma la mattina del 1 giugno 2001, giorno in cui è scomparsa.

La Corte d’Assise ha detto no alla richiesta di una nuova perizia ingegneristica robotica. “Valutate voi se non è il caso di eseguire una perizia sul calco del pugno di Franco Mottola fatta da un esperto da voi nominato” ha dichiarato il pg in aula, per confrontarlo con l’impronta sulla porta dell’alloggio della caserma. “Sono contento, molto contento. Anzi speriamo si faccia molta più luce, perché avere preclusioni? Noi siamo contenti, molto contenti” ha commentato Antonio Mollicone, lo zio di Serena.

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