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Sergio Mattarella su Piazza della Loggia: "Sventati i piani dei terroristi neofascisti"

Sergio Mattarella ha commemorato la strage di Piazza della Loggia

Mattarella su Piazza della Loggia: "Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la città di Brescia"

Quel 28 maggio del 1974 morirono 8 persone e ne rimasero ferite 102 e nel 49mo anniversario della strage Sergio Mattarella ha parlato di Piazza della Loggia: “Sventati i piani dei terroristi neofascisti”. Il Capo dello Stato ha ricordato le vittime e le forze politiche e sindacali che “seppero reagire”. Ha detto Mattarella: “Otto persone uccise. Oltre cento ferite. La città di Brescia sconvolta. La Repubblica ferita. Tanto sangue innocente fu versato la mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia dagli strateghi del terrore e dai loro spietati esecutori per destabilizzare la democrazia, attaccare lo Stato. I piani eversivi del terrorismo neofascista vennero contrastati e sventati. In fedeltà ai principi costituzionali”.

Sergio Mattarella su Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica ha inviato un messaggio in cui spiega: “Protagonisti furono il popolo italiano, le forze politiche e sindacali, le espressioni culturali e sociali, che seppero reagire a mezzo della partecipazione democratica. Le sentenze sono riuscite a ricostruire circostanze e responsabilità dell’attentato di Brescia, evidenziandone la matrice e i suoi legami con l’eversione di destra. Nel giorno dell’anniversario i sentimenti di vicinanza e solidarietà si rivolgono in primo luogo ai familiari e ai discendenti di coloro che persero la vita, ai loro amici e compagni di lavoro. Alla comunità bresciana”.

Il “debito di riconoscenza verso Brescia”

E ancora: “Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la città di Brescia, colpita per manifestare la sua opposizione irriducibile all’eversione. La comunità nazionale è consapevole di quanto stretta sia la connessione tra democrazia e giustizia e per questo sente di esprimere gratitudine verso chi ha riversato nell’impegno civile – come l’Associazione dei familiari delle vittime – l’immenso dolore personale patito”.

“La memoria è la radice del futuro”

E in chiosa: “La memoria è la radice del futuro. Per questo il ricordo di oggi è un messaggio rivolto in special modo alle generazioni più giovani, a cui è trasmesso il testimone della convivenza, della solidarietà, del bene comune da riconoscere e preservare con cura, al di là di ogni legittima differenza di opinioni e interessi”.