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Serie A: è super-Juve. Battuta anche la Lazio, bianconeri primi da soli

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Milan, Inter ed ora Lazio: terzo scalpo in dodici giornate. Vacilla l'alibi di ferro di Antonio Conte, che non vuole sentir parlare di scudetto dopo due anni di delusioni: in cuor suo, però, il tecnico bianconero, e con lui tutto il campionato, aspetta la notte di martedì a Napoli (dove manche...

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Milan, Inter ed ora Lazio: terzo scalpo in dodici giornate. Vacilla l’alibi di ferro di Antonio Conte, che non vuole sentir parlare di scudetto dopo due anni di delusioni: in cuor suo, però, il tecnico bianconero, e con lui tutto il campionato, aspetta la notte di martedì a Napoli (dove mancherà lo squalificato Marchisio) per farsi un’idea sulle vere potenzialità della sua squadra. Perchè un’altra vittoria farebbe cadere gli ultimi dubbi, peraltro già sciolti da una vittoria sofferta ma non immeritata contro la lanciatissima Lazio.

Decide un gol di Pepe al 34′, in una delle rare distrazioni della difesa laziale: azione di rimessa, Matri vola sulla sinistra e mette in mezzo dove l’esterno destro, migliore in campo, si fa trovare pronto all’appuntamento. Punizione forse troppo severa per la squadra di Reja, ma se si pensa che il migliore della Lazio è stato Marchetti ecco svelato il lato operaio ma non solo della Juve: a lungo in difficoltà davanti al pressing asfissiante dei centrocampisti laziali, la Juventus ha saputo controbattere colpo su colpo per un tempo, sfiorando il vantaggio già con un colpo di testa di Marchisio ed una punizione di Pirlo magistralmente deviata da Marchetti, per poi mettersi in trincea ad inizio ripresa.

Ed è stato proprio questo il segreto della vittoria della Juve, in difficoltà nei venti minuti iniziali della ripresa davanti al forcing della Lazio, capace di alzare ulteriormente il pressing: un palo a colpo sicuro di Hernanes ed una respinta in tuffo di Buffon su Klose sono i pericoli creati dai biancocelesti, che poi finiscono fatalmente per calare. Ed a quel punto la Juventus torna padrona della partita, gestendo con maestria il possesso palla sia con i difensori che con un Pirlo a mezzo servizio: una prova di grande maturità, insomma, e nel finale Giaccherini (ancora decisivo Marchetti) e Matri (palo esterno) avrebbero potuto dare al risultato proporzioni più nette. La Lazio non esce ridimensionata, ma questa Juve è pronta per grandi traguardi.

Lazio-Juventus 0-1

Marcatore: 34′ Pepe

Lazio: Marchetti; Konko, Stankevicius, Diakitè, Radu; Brocchi (46′ Gonzalez), Ledesma, Lulic (72′ Sculli); Hernanes; Klose, Rocchi (64′ Cissè). (Bizzarri, Biava, Scaloni, Cana). All.: E. Reja.

Juventus: Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo, Vidal; Pepe (78′ Estigarribia), Matri (83′ Quagliarella), Vucinic (65′ Giaccherini). (Storari, De Ceglie, Pazienza, Del Piero). All.: A. Conte.

Arbitro: Rocchi (Firenze)

Ammoniti: Marchisio, Ledesma e Sculli.