Emanuela Crosetti È 455 il totale delle serie televisive messe in onda nel 2016. Via cavo, broadcast e servizi streaming. E il grafico è in netta ascesa.
Un 2016 ricco di serie tv, quello che si sta per chiudere. Un incremento, rispetto all’andamento del 2015, che il FX Media Research ha voluto condividere con un grafico che non ammette dubbi. Ma la realtà è che non basterebbe un solo anno per riuscire a stare al passo con l’offerta.
L’incremento, per quanto riguarda il servizio in streaming, interessa soprattutto Netflix, Hulu e Crakle. E solo quest’ultimo, pur essendo uno smaller player, ha prodotto, nel 2016, ben 93 serie tv contro le 46 del 2015.
Per le serie andate in onda via cavo, invece, come Showtime e HBO, o i canali broadcast, come ABC, NBC e CBS, o le basic cable di Disney, ESPN e MTV, si è registrato un calo. Il motivo? Perchè poche persone vedono le serie tv proprio durante la prima messa in onda originale. Il Wi-Fi sta avendo la meglio sulla classica antenna televisiva. Una battaglia persa in partenza, insomma. Grazie a internet, infatti, è possibile vedere la serie tv desiderata quando si vuole, dove si vuole e quante volte si vuole.
Il fenomeno in base al quale si hanno così tante serie tv in circolazione, seppur conoscendone nemmeno la metà, viene chiamato “Peak TV“. Il termine era stato coniato dallo stesso John Landgraf, il presidente di FX. E nonostante questo vertiginoso aumento, Landgraf aveva dichiarato che, presto, ci sarebbe stato un declino. Affermazione che, di certo, non sembra andare di pari passo con i parallelepipedi del grafico da loro pubblicato.
