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Sesso, il 25% degli over 70 è ancora attivo

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Il Congresso dell'associazione italiana di psicogeriatria: sessualità presente negli over 70 Sesso non più possibile dopo i 70 anni? Sembra proprio di no, secondo quanto ha affermato lo psichiatra Leo Nahon, ex direttore della divisione psichiatrica dell'ospedale Niguarda di Milano, intervenuto...

Il Congresso dell’associazione italiana di psicogeriatria: sessualità presente negli over 70

Sesso non più possibile dopo i 70 anni? Sembra proprio di no, secondo quanto ha affermato lo psichiatra Leo Nahon, ex direttore della divisione psichiatrica dell’ospedale Niguarda di Milano, intervenuto al congresso dell’associazione italiana di psicogeriatria (Aip) tenutosi Firenze lunedì 3 aprile. Anzi, Nahon ha fatto sapere che il 20-25% degli anziani tra 75 e 85 anni ha dichiarato di aver avuto almeno un rapporto nell’ultimo anno. “Una quota più ampia del previsto conserva una vita sessuale vera e propria”, ha osservato il medico.

I dati

In particolare ha reso noto che “In un report del New England Journal of Medicine è stato rilevato che nel gruppo di età fra i 75 e gli 85 anni il 38,5% degli uomini e il 16,7% delle donne riferiva di avere avuto un rapporto con un partner nell’anno in corso”. “Per ogni due donne – è emerso nella ricerca – ci sono tre uomini pronti a vivere questa esperienza appagante, cosa che lascia intendere ricerchino partner spesso più giovani”.

Sessualità over 70: tema quasi inesplorato

Nahon ha precisato che con il termine sessualità, non è detto che ci si riferisca al rapporto sessuale completo “ma anche altre forme di erotismo sessuale che gli anziani possono trovare”. “Tuttavia – ha ammesso lo specialità –, né il medico di base né lo specialista, quando si trovano di fronte un ultra 70enne, indagano sul tema della sessualità”, come se le persone che hanno superato quella fascia d’età, non possano più provare o dare quel tipo di piacere.
Questa concezione, ha concluso ancora lo psichiatra, è “paradossale e comune a tanti Paesi, non solo in Europa, dove gli anziani vengono trattati dai medici come dei giovani adolescenti, come se la sessualità non li riguardasse e, anzi, talvolta, neppure esistesse”. O come se da quel punto di vista non fossero più persone, in un certo senso.