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Seul risponde all'attacco di Pyongyang: lanciate 8 bombe vicino al confine

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Seul sgancia 8 bombe al confine con la Corea del Nord, in risposta al missile lanciato da Pyongyang verso il Giappone: gli Usa e l'Onu si allarmano

Seul ha risposto alla provocazione di Kim Jong-Un lanciando 8 bombe al confine con la Corea del Nord. Il contrasto tra le due Coree sta cominciando a farsi nuovamente sentire e tutti si sentono minacciati dalla possibilità che abbia inizio una guerra di tipo nucleare. La tensione è alle stelle e il Giappone e gli Usa cominciano a prendere i primi provvedimenti contro il minaccioso regime dittatoriale della Corea del Nord.

Lanciato un missile da Pyongyang: ha sorvolato il Giappone

Alle ore 6.29 locali di martedì mattina è stato lanciato da Pyongyang, capitale della Corea del Nord, un missile che ha sorvolato il Giappone. Il missile sarebbe passato sopra l’isola di Hokkaido, per poi andare a finire nel mar del Giappone, dove si sarebbe frantumato in migliaia di pezzi.

Il misterioso lancio del missile da parte della Corea del Nord ha preoccupato tutti quanti, che sospettano la pianificazione di un attacco nucleare da parte di Kim Jong-Un. Le fonti militari sudcoreane hanno confermato che il missile lanciato dai nordcoreani è un missile balisitico che ha percorso 2,700 km e ha raggiunto un’altezza di 550 km. L’ipotesi degli analisti è che possa trattarsi di un nuovo vettore che abbia la capacità di colpire la base americana dell’Isola di Guam.

Il presidente americano Donald Trump, che in passato aveva già avuto qualche screzio c0n la Corea del Nord, ha dichiarato che, in questa occasione, lo stato “ha mostrato il suo disprezzo per gli Stati vicini, le Nazioni Unite e e gli standard minimi della convivenza intercontinentale“. Confermando poi i timori di tutti, ha in seguito aggiunto che “tutte le opzioni sono sul tavolo“.

La risposta di Seul alla minaccia del missile nordcoreano

La Corea del Sud non ha tardato a rispondere alla provocazione fatta dalla sua vicina. Poco dopo, infatti, ha sganciato ben 8 bombe lungo il confine con la Corea del Nord, tenendo manovre aereee con quattro caccia F-15 che hanno lanciato bombe Mk-84. La decisione di rispondere all’apparente tentata offensiva di Pyongyang è stata presa a seguito di un colloquio che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-Yong ha avuto con la controparte americana McMaster. Il presidente Moon Jae-in avrebbe, infatti, chiesto all’esercito di “dimostrare la forte capacità di punire” la Corea del Nord, se necessario.

In questo clima di tensione, tutti sono sull’attenti. Le esercitazioni militari da parte della Corea del Nord sembrano poter minacciare la già difficile stabilità attuale. Anche il Giappone ha decretato uno stato di allerta, per proteggersi da eventuali attacchi da parte del dittatore nordcoreano.

Il premier di Tokyo Shinzo Abe ha, infatti affermato che “sarà fatto ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione giapponese“. Il capo di gabinetto Yoshihide Suga ha, poi, definito l’evento come “una grave minaccia senza precedenti alla sicurezza del Giappone“. Nonostante non ci siano stati danni, Suga ha comunque riferito che il governo giapponese continuerà a collaborare con quello sudcoreano per la reciproca sicurezza.

Nel mentre, anche l’Onu dice la propria sulla vicenda. L’ambasciatore nordcoreano all’Onu, Ja Song-Nam, ha chiesto al presidente del Consiglio di sicurezza di calenderizzare una discussione sull’argomento: queste esercitazioni, infatti – ha affermato il nordcoreano -, sono come “benzina sul fuoco” per la situazione già delicata della Corea.