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Bambini? No grazie. La sfida del ristorante tedesco

Omas Kuche germania

Il proprietario di un ristorante decide di vietare l'ingresso ai bambini dopo le cinque di pomeriggio per creare nel suo locale una "oasi di pace"

Il ristorante tedesco “Oma’s Kuche” – in italiano “la nonna di Kuche” – è finito alla ribalta della cronaca dopo aver deciso di vietare l’accesso al ristorante ai bambini durante l’orario di cena.

“Non potevamo andare avanti così”

Una decisione che il proprietario del locale di Colonia dice essere maturata nel tempo. Intervistato dalla radio NDR, racconta infatti che “abbiamo raggiunto un punto nel quale ci siamo detti che non si poteva continuare così”.

Una decisione alla quale dice di essere approdato in seguito all‘ennesimo danneggiamento subito per opera di un bambino. Ma in questo caso l’oggetto danneggiato dall’eccessiva foga giovanile era una antica cornice fotografica: oggetto quindi di un discreto valore.

Ma il danno – spiega il proprietario – era solo l’ultimo di una lunga serie. Racconta infatti di una lunga serie di problemi causati da bambini i cui genitori rimangono impassibili di fronte al lancio di bicchieri, al rovesciamento di bibite, e al fastidio causato agli altri ospiti del locale. Una decisione che il ristoratore afferma di non essere rivolta contro i bambini, ma contro i loro genitori. In particolare, racconta a chi lo intervista, contro “quei genitori ignoranti che non riescono a controllare i propri figli”.

Numerose reazioni alla sua scelta

Una decisione, quella del proprietario di Oma’s Kuche, che nonostante alcune critiche sollevate online lui assicura essere molto apprezzata dai suoi clienti. In effetti sulla sua pagina Facebook sono molti i messaggi di sostegno alla sua scelta. Una decisione che vuole riuscire a rendere il suo locale una “oasi di pace” per chiunque voglia passare una serata in un ambiente tranquillo, al riparo dalle urla dei bambini.

Le vacanze “child free”

Una scelta che in realtà non rappresenta un’assoluta novità nel settore, in quanto sono ormai numerosi gli hotel e i ristoranti che adottando simili politiche di restrizione all’accesso, creando un intero settore di offerte “child free”.

Sollevate alcune perplessità legali

Una decisione che però secondo l’Agenzia Federale contro le discriminazioni rischia di creare problemi legali. Il direttore dell’agenzia Bernhard Franke spiega infatti che “la giustificazione secondo la quale alti livelli di rumore disturberebbero gli altri clienti potrebbe non essere sufficiente a sostenere la legittimità di un completo divieto di accesso ai bambini al disotto di una certa età”. Secondo il direttore sarebbe molto meglio “semplicemente chiedere agli individui che disturbano di lasciare il locale”. La decisione insomma, potrebbe portare alcuni clienti ad intentare cause legali, i cui esiti sarebbero molto incerti.

Il precedente di Oma’s Kuche

Il ristorante “ Oma’s Kuche” non è nuovo alle cronache: il suo proprietario aveva già attirato l’attenzione dei giornali tedeschi nel corso del 2007. Rudolf Marks era infatti stato il primo in tutta la regione a implementare il divieto di fumo nei locali, molto tempo prima che il divieto venisse dichiarato ufficialmente in tutto il paese.