> > Sfollati di Amatrice, in che condizioni sono oggi

Sfollati di Amatrice, in che condizioni sono oggi

Amatrice

Il 24 agosto 2016 è una data che gli abitanti di Amatrice non dimenticheranno mai perché ha cambiato tutto. Dopo due anni come vivono gli sfollati?

Amatrice, piccolo borgo in Italia centrale non dimenticherà mai il 24 agosto 2016. La cittadina era nel pieno della stagione turistica e si stava preparando per la festa dell’amatriciana, tipico piatto della zona ma quella notte è cominciato lo sciame sismico che ha colpito non solo l’ambiente urbano ma anche la popolazione. Dopo due anni come vivono gli sfollati?

Terremoto di Amatrice

Gli eventi sismici del Centro Italia del 2016 e del 2017 sono stati definiti sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso. La prima scossa sismica è avvenuta il 24 agosto 2016 e con valore di magnitudo di 6,0. Nel corso del tempo sono avvenute altre scosse, anche con magnitudo molto forte, il 26 ottobre 2016 e il 30 ottobre 2016, in questa data si è avuta la scossa più forte con magnitudo 6,5.

Il centro di Amatrice ha subito dei danni enormi sia per quanto riguarda le infrastrutture e le abitazioni sia per le perdite di vite umane. La prima scossa che ha subito Amatrice è avvenuta il 24 agosto 2016 e il valore della magnitudo era pari al 4,8; nel corso del tempo le scosse non si sono fermate ma hanno diminuito solamente l’intensità della magnitudo.

Situazione degli sfollati

I primi soccorsi agli sfollati sono giunti subito nonostante l’enorme difficoltà per raggiungere le frazioni più isolate a causa del crollo di strade e ponti. Nella gestione dell’emergenza sismica il governo italiano e Matteo Renzi, Presidente del Consiglio di allora, avevano scelto di di fare ricorso alle ordinarie procedure amministrative decentrando le decisioni nei territori. I sindaci dei territori colpiti dallo sciame sismico hanno, tuttavia, denunciato un rallentamento della ricostruzione a causa dell’eccessiva burocrazia.

Sfollati di Amatrice

Gli sfollati di Amatrice il primo anno hanno trascorso la stagione fredda negli alberghi sulla costa dove erano ospitati dopo il terremoto. Nel 2018 i cittadini hanno affrontato il primo inverno nelle Soluzioni abitative di emergenza: a causa delle temperature rigide e delle abbondanti nevicate il sindaco ha diramato una nota nella quale chiedeva ai cittadini di non spegnere i riscaldamenti dato che le case non erano state testate per queste temperature e di non chiudere l’acqua per non far congelare i tubi.

Gli abitanti hanno passato il primo anno da sfollati negli alberghi che erano stati messi a disposizione per ospitare coloro che erano stati colpiti dal sisma. Successivamente sono stati spostati nelle casette costruite nelle vicinanze di Amatrice. Il sindaco della cittadina e la giunta comunale hanno anche predisposto un piano per la costruzione della Casa della montagna e di un Centro Polifunzionale nella zona dove prima erano ubicate le scuole.