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Sgomberi, ancora tensioni tra polizia e movimenti

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Roma, sgomberi: tensione in centro per il sit-in dei movimenti per la casa.

Continuano le tensioni a Roma per gli sgomberi. Dopo la brutta pagina scritta a fine agosto, quando è stato liberato un palazzo in via Curtatone, l’ostilità non si è mai allentata. Ieri, come oramai succede sempre più spesso, c’è stata un’altra manifestazione in cui ci sono state contrasti tra polizia e manifestanti.

Ieri, quindi, i movimenti dell’abitare e migranti sono scesi in piazza chiedere “case subito”. La manifestazione non è però riuscita ad avere dei contorni tranquilli e pacifici, e da subito si è assistito a un trsite spettacolo. Urla, spinte e denunce in via di Ripetta.

Manifestanti in centro a Roma

In una delle zone più centrali e conosciute di Roma, come c’era da aspettarsi, si sono venuti a creare una serie di disagi. Le strade sono state bloccate per alcune ore dai manifestanti che hanno organizzato un’assemblea pubblica davanti a un palazzo “confiscato alle mafie e abbandonato da anni”.

L’intervento delle forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, ha creato ulteriori tensioni, poichè allontanando i partecipanti si sono verificati episodi spiacevoli. Quando hanno scostato coloro che erano seduti per terra, sollevandoli, sono partiti cori e spintoni.

Alcune donne presenti hanno deunciato metodi poco ortodossi da parte dei poliziotti: “vergogna alle donne non si mettono le mani addosso”. Alcune ragazze sdraiate sull’asfalto sono state trascinate ai lati della strada. Una di loro accusa: “Mi hanno preso a pugni.”.

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Le forze dell’ordine hanno spinto i manifestanti fuori dalle vie del centro, verso Piazza del Popolo. e una volta giunti sul posto, tra due cordoni delle forze dell’ordine a alcuni blindati, ci sono stati nuovi attimi di tensione. La Questura ha reso noto che due promotori sono stati accompagnati al commissariato e tre negli uffici dei carabinieri per valutare le loro posizioni.

Dalla Questura aggiungono che “l’intento” del sit-in era di occupare lo stabile attualmente vuoto che in passato ospitava l’ospedale S. Giacomo”. I partecipanti, “tutti identificati”, saranno denunciati per manifestazione non autorizzata e multati di 2.500 euro per blocco stradale.

Domani, alle 12.00, i movimenti per la casa e i rifugiati ex occupanti di via Curtatone terranno una conferenza stampa in piazza Santi Apostoli. Ciò che gli preme è: “denunciare le bugie su quanto accaduto oggi a via Ripetta”. A loro dire “non è vero che volevamo occupare l’edificio vuoto in via Ripetta, ma solo segnalarlo. La questura lo sapeva, avevamo fatto un comunicato. È una repressione vergognosa.”.