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Nuovo sgombero migranti, presenti sul posto anche donne e bambini

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Ancora un nuovo sgombero di migranti a Roma. Le forze dell'ordine infatti stanno provvedendo ad allontanare gli ex occupanti del palazzo di via Curtatone

Ancora un nuovo sgombero di migranti a Roma. Le forze dell’ordine infatti stanno provvedendo ad allontanare gli ex occupanti del palazzo di via Curtatone che in quel momento si trovavano nei giardini vicini a via dei Fori Imperiali.

Altro sgombero di migranti a Roma: il racconto dei fatti

Le forze dell’ordine in questo momento stanno facendo allontanare gli ex occupanti del palazzo di via Curtatone che si trovano nei giardini vicini a via dei Fori Imperiali. Altro, ennesimo sgombero di migranti a Roma, quindi.

Lo stesso presidio era stato sgomberato lo scorso 19 agosto. Mentre lunedì mattina era stato completamente smantellato. Erano anche stati sequestrati il gazebo e lo striscione che da giorni era esposti accanto al Foro di Traiano.

Ma i migranti nonostante ciò sono ritornati nello stesso posto. Secondo quanto riferito dai migranti, sembra che nel posto in cui è avvenuto lo sgombero fossero presenti anche donne e bambini.

Il Comune di Roma aveva comunque offerto ospitalità in due diversi centri di accoglienza, uno presente in via Casilina (per dieci donne e diciassette uomini) e l’altro a Casalotti. Ma su cinquantasette migranti, solamente due coppie hanno accettato di trasferirsi nei posti che gli sono stati offerti, mentre gli altri hanno continuato il loro sit-in in Piazza Venezia. Le famiglie non vogliono essere divise.

Lo sgombero avvenuto nella giornata di ieri

Come già raccontato in precedenza, nella giornata di ieri è stato sgomberato il presidio allestito lo scorso 26 agosto in Piazza Madonna di Loreto dai rifugiati eritrei di Via Curtatone. La Tendopoli presente ai Fori Imperiali, dove avevano trovato rifugio 56 persone, nella mattina di ieri è stata circondata.

Gemma Vecchio di Casa Africa ha dichiarato su questo argomento: “I numeri non tornano serve un tetto per 70 nuclei familiari e 120 uomini soli. Stavolta vogliamo fidarci delle promesse delle istituzioni, il centro d’accoglienza deve essere solo il primo passo verso una sistemazione stabile dei rifugiati politici”. E ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione abitativa per tutti.

Una posizione comunque diversa rispetto a quella dei movimenti per il diritto all’abitare. Secondo loro, infatti, il chiaro obiettivo dell’operazione effettuata dal Comune di Roma è quello di eliminare il problema agli occhi della cittadinanza. “La proposta del Comune per i migranti sgomberati stamattina da piazza Madonna di Loreto è ancora una volta inadeguata. Li hanno portati in due centri: uno a Casalotti l’altro sulla Casilina che avevano già rifiutato il 20 agosto”, ha affermato Margherita Grazioli, una delle esponenti dei movimenti di lotta per l’abitare.