Le tendenze in fatto di arredamento sono sempre molto volubili. Una, però, si è imposta con grane successo da qualche anno, e la sua influenza sembra durare. È lo stile Shabby chic, la tendenza vintage di classe. Lo Shabby chic nasce in Gran Bretagna e il termine compare per la prima volta sulla rivista The World of Interiors per indicare una particolare tendenza in fatto d’arredo. È la tendenza che riscopre e valorizza l’arredo antico delle vecchie case di campagna. Da allora, lo stile sembra raggiungere sempre nuovi ammiratori, tanto che, ad oggi, è ancora il più copiato. In cosa consiste, dunque, e quali sono le sue influenze? Scopriamolo insieme.
Lo stile Shabby chic
Lo stile shabby chic è quello imperante nell’arredamento delle case di campagna inglesi. Una tendenza con linee morbide e graziose, in cui prevalgono nettamente i colori chiari. Le case shabby vedono un proliferare di tende in chintz, divani usurati ma arricchiti dal tempo, panche dal sapore retrò e vecchie pitture. L’ispirazione shabby chic non si ferma, però, alla campagna inglese. Moltissimi influssi giungono anche dalla Provenza e dalla regione dei castelli della Loira. È da lì che giunge l’ispirazione per le ceramiche e i colori pastello. Meno conosciuta ma altrettanto importante per lo sviluppo dello stile shabby, è l’influenza delle comunità puritane degli Shakers, negli Stati Uniti. A loro si riconosce un certo gusto nella valorizzazione di oggetti d’antiquariato. Da questa miscela di influenza nasce lo shabby chic, uno stile in cui il passaggio del tempo è volutamente sottolineato e valorizzato.
Le caratteristiche dello stile shabby
Letteralmente, il termine shabby significa “trasandato”. Pare ovvio, quindi, che la definizione shabby chic voglia sottolineare la contraddizione tra una caratteristica di trasandatezza e una voglia di eleganza. Il mobilio tipico dello shabby è vecchio e sbiadito, i colori sono per lo più bianchi o pastello. Lo stile Shabby richiama un clima fatto di romanticismo. È uno stile ovattato, quasi fiabesco. In particolare per il tipo di pittura usata sui mobili e sulle pareti, con colori sbiaditi inconfondibili che caratterizzano in pieno lo stile retrò. I mobili non sono d’antiquariato, ma sono usurati dal tempo. Ciò che è importante è che non vengano ristrutturati alterandone lo stile originario. Quanto all’arredamento tessile, lo stile Shabby chic propone pizzi, tende, ricami, merletti. L’ispirazione è chiaramente francese. Tra gli oggetti di arredo immancabili, figurano vecchi centrini, cuscini ricamati e vecchie lenzuola della dote. Tutto assolutamente bianco! L’atmosfera è quella da sogno delle vecchie case di campagna. Via libera a un proliferare di decorazioni, ghirigori e pizzi. Teiere e tazzine d’altri tempi e tanta, tanta luce.