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Shel Shapiro presenta il suo nuovo album, “Quasi una leggenda”

Shel Shapiro nuovo album

Chitarra in mano e tanta voglia di comunicare: non si reputa una leggenda, ma guardandosi alle spalle ringrazia il destino per la sua carriera.

La sua voce graffiante impreziosisce ogni melodia, il suo sguardo selvaggio ti conquista e il suo animo eternamente rock and roll lo ha reso un’icona intramontabile. Inglese di nascita, ma italiano d’adozione, Shel Shapiro torna con un album tutto da ascoltare (e cantare a squarciagola). Si intitola “Quasi una leggenda” e nell’intervista è lo stesso autore a raccontare il progetto, confidando alcuni retroscena.

Shel Shapiro racconta il suo nuovo album, “Quasi una leggenda”

Dopo 14 anni, Shel Shapiro presenta il suo nuovo album, impreziosito da un libro con scatti fotografici di Guido Harari. “Guido mi ha immortalato meravigliosamente. Sono felice che lui, mio amico da una vita, mi veda così. Con il suo occhio di grande talento, ha saputo interpretarmi e far trasparire la mia interiorità. È la fortuna di avere una grande sintonia tra noi”, ha commentato. All’interno del disco è presente il suo ultimo singolo “Angeli devastati” (attualmente in radio) e “La leggenda dell’amore eterno”, nel cui video c’è Mara Venier. Importanti anche le collaborazioni con Dori Ghezzi e Lina Sastri.

Canta, suona, scrive e produce musica (con successo) dagli anni Sessanta. Shel Shapiro è autore, arrangiatore e produttore ma anche attore di cinema, tv e teatro. Artista a 360 gradi, con la sua lunga carriera si è fatto testimone e protagonista delle trasformazioni culturali italiane e internazionali.

A proposito del progetto che ha dato vita al nuovo album, il cantante ha raccontato: “Una serie di circostanze non calcolate hanno portato al mio nuovo disco. Ho scritto i miei brani prima della pandemia e proprio quando avrei voluto farli conoscere è iniziato il lockdown. In un periodo in cui l’industria discografica stava affrontando uno stop totale, Marco Rossi di AzzurraMusic ha amato subito la mia musica. Sono stato a Como per registrare il disco, in piena pandemia, senza neppure poter andare al ristorante. Piano piano abbiamo visto la fine dell’emergenza e il mondo che tornava ad aprirsi. L’album ha preso forma tra un lockdown e l’altro.

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Poi ha tenuto a precisare: Il titolo può sembrare un po’ presuntuoso, ma io non mi reputo una leggenda. Viviamo in un’epoca in cui ci impongono di essere dei supereroi. Qualche anno fa stavo lavorando sull’idea di uno spettacolo basato sulle musiche delle più grandi leggende del settore. Essere una leggenda spesso non porta molto bene”, ha commentato con il sorriso. Quindi ha spiegato: “Il titolo deve essere interpretato con tono simpatico. Nella vita un po’ di presunzione serve, ma è da unire all’umiltà”.

Le sue canzoni, tra difficoltà e amore

“Angeli devastati” è il singolo estratto dall’album e attualmente in radio. Oggi è difficile per tutti volare. Ci sono poche alternative: o ci adeguiamo a ciò che gli altri ci impongono o rivendichiamo la nostra libertà di scelta, non accettando a priori ciò che il mondo pone davanti ai nostri occhi. Dobbiamo “guardare oltre” e non lasciarci coinvolgere nella decadenza che la nostra vita quotidiana sta subendo. Volare in alto anche con le ali stanche e bucate è possibile, pur nelle difficoltà. Gli angeli devastati di cui parlo nella mia canzone siamo tutti noi, troppo spesso sopraffatti dall’intelligenza (o presunta tale) degli altri”, ha commentato.

“La leggenda dell’amore eterno” è una delle più belle canzoni presente nell’album. Ma Shel crede all’amore eterno? “È solo un problema di lettura: tutti gli amori che viviamo, anche i più negativi, quelli che con gli anni si disintegrano, lasciano un segno nel cuore. Sono cicatrici o tatuaggi che restano impressi nell’animo. Per me l’amore eterno è l’incapacità di scordare totalmente quello che eravamo o che abbiamo vissuto, ha sottolineato.

Poi ha ricordato: “Da sempre, da quando siamo bambini, ci hanno insegnato che l’amore è eterno. Il primo amore è un sentimento nuovo, che infonde una grande emozione. Tutti speriamo che sia l’amore che dura per sempre. Spesso però non è tale. Arriva un secondo amore e ancora speriamo sia quello che possa durare per tutta la nostra vita. Ognuno accumula detriti buoni e cattivi, li inculchiamo in noi stessi e sono ineliminabili”.

“L’amore eterno conserva qualcosa di magico ed è anche il sentimento che negli anni continuiamo a provare verso figure immaginarie. Babbo Natale ormai so che non esiste, eppure resto innamorato di lui”, ha aggiunto.

I prossimi progetti

Nato a Londra da una famiglia ebrea di origini russe, Shel Shapiro ha respirato musica fin da quando era bambino. All’inizio della sua attività di musicista in Italia ha rappresentato con grandissimo successo la più efficace e credibile presenza “beat” nel panorama musicale nazionale. La sua musica è diventata colonna sonora di quella generazione e i suoi concerti, ancora oggi, riescono a catalizzare l’attenzione di un pubblico trasversale, dai ragazzi degli Sessanta alle generazioni del nuovo millennio. Mia Martini, Patty Pravo, Gianni Morandi, Mina, Raffaella Carrá, Riccardo Cocciante, Ornella Vanoni, Paco De Lucia, Luca Barbarossa, Carlos Beneven, I Decibel e Enrico Ruggeri, Bill Conti, Quincy Jones, Paul Buckmaster, Jose Luis Rodriguez: sono soli alcuni dei nomi con cui Shel Shapiro ha avuto collaborazioni artistiche.

Come attore ha recitato in progetti cinematografici e televisivi, tra cui spiccano: “Brancaleone alle crociate”, regia di Mario Monicelli (1970), “Rita, la figlia americana” (insieme a Totò) regia di Piero Vivarelli (1965), “Finalmente la felicità”, regia di Leonardo Pieraccioni (2011), “Tutte le strade portano a Roma” (“All Roads Lead to Rome”), regia di Ella Lemhagen (2015), “La verità sta in cielo”, regia di Roberto Faenza (2016), “Ti presento Sofia”, regia di Guido Chiesa (2018), “Eldorado”, regia di E. Galtafoni – film TV (2001), “Capri 3” (2010) e “Il restauratore 2”, serie TV (2014).

Shel Shapiro nuovo album

Accanto all’entusiasmo per l’uscita del nuovo album, “Quasi una leggenda”, Shel Shapiro non nasconde la contentezza per i suoi prossimi progetti.

Sono al lavoro sui live. Dopo il debutto a Cagli, in provincia di Pesaro, il tour comincia ufficialmente a Genova. I live per me sono importantissimi. Andare sul palcoscenico per suonare è il motivo principale per il quale ho deciso di intraprendere questo percorso e fare questo mestiere. Inizialmente mi limitavo a suonare, poi quasi per caso ho iniziato anche a cantare. La voce mi ha portato fortuna, soprattutto in alcuni periodi, ma ci sono stati anche momenti di dolore. La vita è fatta di gioie e di combattimenti. In definitiva, pensando alla mia carriera, credo che il destino non potesse regalarmi un mestiere diverso. Sono cantante e musicista, nient’altro. Sono stato anche un attore, ma sono un attore solo per divertimento”, ha spiegato.