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Si addormenta sul materassino e finisce al largo: salvato

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39enne si addormenta su materassino, ritrovandosi al largo. Le urla attirano i bagnanti che chiamano i soccorsi. La polizia lo mette in salvo.

Forse aveva dormito poco. Forse il mare era così piatto da cullarlo dolcemente. Fatto sta che un 39enne di origine marocchine si addormenta su un materassino gonfiabile. Il fatto singolare che lo caratterizza, è che non si rende conto della corrente forte che lo sta portando lontano, a largo. Quando si sveglia è preso dal panico perché non riesce più a tornare a riva. È quello che succede a Pentimele a Reggio Calabria davanti allo stabilimento della Polizia di Stato. Si trovava a oltre 500 metri di distanza dalla spiaggia.

Salvato dalla Polizia di Stato

Le urla di soccorso richiamano l’attenzione dei bagnanti, che danno l’allarme alla postazione della Polizia di Stato. Messo in acqua un pattino, lo hanno raggiunto per farlo salire a bordo. Il tempestivo intervento da parte delle autorità locali ha permesso un rapido salvataggio. Non è stato però semplice, tanto che è intervenuta un unità navale della Capitaneria di porto che li ha aiutati nel soccorrere il malcapitato. Rimasto illeso, l’uomo era però visibilmente scosso. Addormentandosi profondamente sul materassino infatti, non si era proprio reso conto che la corrente era così forte da portarlo al largo in poco tempo. Gli risultava così inutile tentare di tornare a riva da solo. Un brutto accaduto che si sarebbe potuto trasformare in tragedia, se non fossero intervenuti i soccorsi.

Una disavventura a lieto fine quindi, del 39enne che si trovava in vacanza in Calabria. Per fortuna infatti si trovava di fronte allo stabilimento balneare dove era presente anche il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, che ha partecipato alle operazioni, inviando il proprio mezzo. Ma non è la prima volta che accade un fatto del genere.

L’Ucraino che si era ritrovato in Crimea

Era esattamente Agosto 2017 quando il 18enne ucraino di Lazurnoye, Mykhaylo Doroshenko si addormenta sul materassino gonfiabile, ritrovandosi in un’atro stato. Non rendendosi conto delle forte correnti infatti, era stato trascinato via in balia delle onde. Gli ci sono voluti ben 3 giorni prima di riuscire a toccare nuovamente la terra ferma. Dopo aver navigato per 64 km, dalle coste ucraine si ritrova in Crimea. Svegliatosi dal suo lungo pisolino, preso durante una pausa dal resort dove lavora, si ritrova in mezzo al Mar Nero. A una emittente russa poi racconta “Il secondo giorno, quando non riuscivo più a vedere la costa, ho realizzato che quello che mi era accaduto non era tanto divertente. Ero sconvolto, mi sono messo a piangere, poi ho cercato di ripararmi come meglio potevo. Ho cercato di farmi notare da diverse navi di passaggio”.

Il ragazzo si è trovato in mare aperto fino al 5 agosto, quando è approdato nella baia di Karkinitsky, in Crimea. Ha dovuto sopportare il caldo di 40 gradi, senza poter bere. Appena ha toccato terra, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale locale di Chernomorkoye, in quanto si trovava in un grave stato di disidratazione. Per fortuna non si è trasformato in una tragedia, proprio perché Mykhaylo è riuscito a resistere allo stato grave in cui si trovava, non intercettando alcuna rotta di grandi navi.