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Si può davvero cucinare la pasta a fuoco spento? Barilla prende posizione

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La nota azienda ha deciso di dire la sua su un argomento che sta tenendo banco in queste settimane

Viviamo in un periodo storico particolarmente difficile e complesso, dove a causa della guerra in Ucraina (e secondo molti a causa di una certa speculazione) i prezzi di gas (soprattutto) e luce stanno schizzando alle stelle, costringendo i cittadini a dover pagare bollette salatissime e a tratti inaffrontabili.

Ma il tema dell’energia non è certo qualcosa di cui si stia parlando solo dallo scoppio della guerra in Europa: il razionamento delle risorse energetiche (soprattutto quelle legate ai combustibili fossili, ma non solo) è un argomento di cui si discute ormai da diverso tempo, anche alla luce della terribile emergenza climatica che stiamo vivendo e che pare ormai irreversibile. Visto tutto quello che sta accadendo, sono in molti ad aver messo sul tavolo proposte per cercare di risparmiare sul consumo di energia il più possibile, e soprattutto il gas. Ecco perché di recente è tornata molto di moda la discussione sulla possibilità di cucinare la pasta con il fuoco spento: ma è davvero possibile?

Cucinare la pasta con il fuoco spento è possibile: Barilla dice la sua

Sull’argomento si sono espressi di recente il premio Nobel Giorgio Parisi ma anche il ricercatore Dario Bressanini, che ormai anni fa aveva fatto al web questa “rivelazione” per molti sconvolgente ma che ha in realtà delle solide basi scientifiche.

Incredibile ma vero a prendere parola sul tema è stato anche un gigante come Barilla. La celeberrima azienda produttrice di pasta e sughi, a proposito, ha deciso di sviluppare via social una vera e propria campagna informativa a favore della “cottura passiva”.

La campagna si basa su una serie di video (è incluso anche lo chef Davide Oldani) dove l’azienda spiega come cuocere la pasta in modo passivo può aiutarci a risparmiare sul gas, spiegando tra l’altro quanto bisogna attendere per ogni tipo di pasta prima di poterla scolare. Ecco il comunicato dell’azienda:

“I media hanno iniziato a parlarne solo negli ultimi tempi, ma il metodo alternativo di preparazione della pasta chiamato “Cottura Passiva” ha fatto la sua comparsa a metà dell’Ottocento. “Lasciare riposare la pasta” a fornelli spenti è anche un’abitudine sostenibile.

Gli studi indicano che, oltre a risparmiare energia, si riducono fino all’80% le emissioni di CO₂e. La ricerca condotta durante lo scorso anno da Academia Barilla dimostra anche che rispettare le tempistiche corrette è ancora più importante quando si utilizza questo metodo di cottura, per una cottura perfetta e sempre al dente.

Se vuoi approfondire la Cottura Passiva, sulla nostra pagina web dedicata troverai tutte le informazioni e una tabella con i tempi di cottura per i principali tipi di pasta della nostra gamma classica. Ma non vogliamo fermarci qui. Ci impegniamo a creare strumenti innovativi per gli amanti della pasta che desiderano provare questo metodo.”

Ecco qui sotto i video condivisi sul profilo di Barilla.

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