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“Si sentiva sporco e si lavava”: parla il padre del 12enne molestato dalla prof

I carabinieri avevano fermato una docente molestatrice

"Noi possiamo dirci fortunati, perché nostro figlio ci ha raccontato tutto" parla il padre del 12enne molestato dalla prof e racconta la terribile storia

“Si sentiva sporco e si lavava”: parla il padre del 12enne della provincia di Benevento molestato dalla “prof” che è stata messa ai domiciliari dai carabinieri. Il genitore ha raccontato come lui e sua moglie siano venuti a sapere degli abusi sessuali e quali sono state le loro sensazioni nel sapere di cosa era stato vittima loro figlio. L’uomo ha spiegato: “Non si può descrivere il nostro stato d’animo”. Il padre del bambino di 12 anni al centro di uno scandalo in una scuola di Benevento, scandalo con esito giudiziario preliminare che vede coinvolta una docente 38enne

Parla il padre del 12enne molestato 

La donna ora si trova agli arresti domiciliari ed è indagata per violenza sessuale aggravata. Secondo l’ipotesi investigativa avrebbe mandato messaggi e foto con contenuti sessuali espliciti alla sua vittima. E lo avrebbe fatto anche fino a tarda notte. Una volta poi, secondo gli atti, avrebbe avvicinato almeno a scuola il 12enne nel tentativo di costringerlo a “compiere e subire atti sessuali”. Ha spiegato il padre della vittima a Repubblica: “La prima a insospettirsi è stata mia moglie. Inizialmente non volevo crederci”. 

“Un giorno tornò a casa sconvolto”

Quel reato gravissimo era emerso grazie alla confessione del piccolo, che ha trovato il coraggio di parlare con i suoi genitori. I due poi avevano avvisato la scuola e i carabinieri. Spiega ancora il papà campano: “Un giorno mio figlio è tornato a casa dalla scuola sconvolto, Il bambino si sentiva sporco, si lavava il viso. Gli abbiamo chiesto perché ed è scoppiato a piangere. Ci ha raccontato che la professoressa lo aveva chiamato mentre era in classe e gli aveva chiesto di seguirla nella sala dei professori, dove gli aveva rivolto delle avance”. E in chiosa: “Noi possiamo dirci fortunati, perché nostro figlio ci ha raccontato tutto. Questo ci ha consentito di intervenire per fermare questa deriva prima che fosse troppo tardi”.