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Siberia, registrato l’incendio più vasto del mondo: la denuncia di Greenpeace

Rogo

In Siberia, è stato registrato l’incendio più vasto del mondo: la vicenda relativa al propagarsi delle fiamme è stata denunciata da Greenpeace.

In uno dei luoghi più freddi del mondo, la Siberia, è divampato l’incendio più vasto mai osservato in contesto internazionale. La notizia è stata segnalata da Greenpeace, un’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista con sede a Vancouver, fondata nel 1971.

Siberia, registrato l’incendio più vasto del mondo: la denuncia di Greenpeace

In Siberia, è stata registrata la presenza dell’incendio più esteso del mondo: la vicenda che ha colpito una delle aree più fredde del pianeta è stata denunciata dall’organizzazione non Governativa Greenpeace.

Sulla base delle informazioni sinora diffuse, l’ONG ambientalista e pacifista ha spiegato al Moscow Times che le fiamme stanno distruggendo la Jacuzia e si estendono per circa 2 mila chilometri. Inoltre, Greenpeace ha anche affermato che, secondo le prime stime e i primi controlli effettuati, la propagazione delle fiamme appare totalmente ingestibile.

Nel corso dell’ultimo periodo, la Siberia, nota per essere l’area più fredda e più ampia della Russia, sta affrontando incendi boschivi di ingenti dimensioni che, secondo l’ONG, non presentano precedenti analoghi e possono essere descritti come i roghi più vasti del mondo, se confrontati con gli altri incendi esplosi al livello internazionale.

Da svariate settimane, inoltre, i residenti della Jacuzia sono in emergenza e vivono in allerta mentre una densa e asfissiante cortina di fumo ha ricoperto insediamenti e città, estendendosi a centinaia di chilometri di lontananza dalla sede dei roghi.

Nel frattempo, migliaia di volontari si sono resi disponibili a combattere contro le fiamme, nel tentativo di arginare e spegnere l’incendio quanto prima.

Siberia, registrato l’incendio più vasto del mondo: record storico

Il devastante incendio che ha travolto la Siberia ha già bruciato un milione e mezzo di ettari: è quanto rivelato al Moscow Times dal responsabile forestale di Greenpeace, Alexey Yaroshenko.

Il responsabile Yaroshenko, inoltre, ha anche dichiarato: “Se questo incendio crescerà di 400.000 ettari, diventerà il più grande della storia – e ha aggiunto –. I vigili del fuoco dovrebbero spegnere una linea di fuoco lunga 2.000 chilometri. Senza piogge con importanti precipitazioni, nella migliore delle ipotesi potremmo salvare gli insediamenti e le infrastrutture che si trovano nel percorso del fuoco”.

In assenza di pioggia, invece, nessuna possibilità di salvezza ci sarà per alberi e specie animali.

Siberia, registrato l’incendio più vasto del mondo: la causa del rogo

L’esperta di Greenpeace Yulia Davydova, infine, ha precisato che gli incendi degli ultimi giorni sono stati causati anche dalla promozione di alcune pratiche forestali particolarmente dannose. Le autorità forestali regionali, infatti, non hanno il dovere di soffocare gli incendi che scoppiano nelle cosiddette “zone di controllo”, situate in aree distanti dagli insediamenti umani.

In considerazione dei nuovi dati forniti dall’ONG con sede a Vancouver, un’altra causa di incendi è stata il disboscamento.

Esaminando il monitoraggio satellitare Copernicus diffuso dall’Unione Europea, ancora, gli incendi in Siberia hanno emesso al momento circa 505 megatoni di anidride carbonica, un valore che registra un nuovo drammatico record.

Attraverso le rilevazioni dei satelliti Nasa, poi, è stato possibile osservare che il fumo ha raggiunto il Polo Nord, nel corso della scorsa settimana. Un simile fenomeno non si era mai verificato prima, in relazione alla storia conosciuta.