> > Siccità, le multe e le ordinanze previste per combattere la “grande sete”

Siccità, le multe e le ordinanze previste per combattere la “grande sete”

Una desolante immagine della secca del Po nella zona di innesto del Secchia

Dalla sfida del neo eletto Tommasi e Verona passando per Forlì e Pisa ecco le multe e le ordinanze previste per combattere la “grande sete” e la siccità

Le multe e le ordinanze previste per combattere la “grande sete” sono l’ultimo bastione dei governi territoriali contro la siccità. Il dato crudo è che l’Italia è nella morsa della crisi idrica più severa degli ultimi decenni e i comuni corrono ai ripari. Comuni come Pisa, Forlì, Verona e decine di altre città di un’Italia ormai preda di una situazione emergenziale sono corse ai ripari per fronteggiare la siccità e lo hanno fatto con provvedimenti drastici provvedimenti drastici ed immediati, oltre che con l’azione sul campo delle Polizie Municipali. Il primo e più lampante esempio è quello di Verona, dove il neo eletto sindaco Damiano Tommasi si è ritrovato una gatta da pelare di quelle epocali appena insediato. 

Siccità, le multe e le ordinanze previste 

Ecco perché Tommasi ha firmato un’ordinanza con questi toni: “A seguito del perdurare della situazione meteorologica e della conseguente emergenza idrica il sindaco ha firmato l’ordinanza che limita l’uso dell’acqua potabile ai fini domestici, per la pulizia personale e per l’igiene”. Che significa? Che fino al 31 agosto sarà vietato usare acqua potabile proveniente da fonte idrica per l’irrigazione di orti, giardini e campi sportivi. Ma non solo, il divieto avrà valore anche “per il lavaggio di automobili, salvo impianti autorizzati, per il riempimento di piscine e per ogni altra attività che non sia strettamente necessaria ai fini del fabbisogno umano”. 

Da Verona e Forlì fino a Pisa

E le multe per chi violasse la norma? “Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 500 euro“. Forlì ed altri comuni dell’Emilia Romagna non sono stati da meno. C’è un decreto del Presidente della Regione dello scorso 21 giugno, per 90 giorni sul “divieto su tutto il territorio comunale di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico e in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini e il lavaggio di automezzi nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 21”. Anche in questo caso “in caso di mancato rispetto delle disposizioni è prevista oltre all’applicazione delle sanzioni penali ai sensi dell’articolo 650 del C.P., una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro”.

A quanto ammontano le multe

Anche il sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato una ordinanza per la razionalizzazione del consumo di acqua potabile e il divieto di uso improprio. A partire dal prossimo 11 luglio fino al 31 agosto sarà “vietato su tutto il territorio comunale utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Le violazioni saranno punite con sanzioni da 100 a 500 euro”.