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Siena Calcio, sequestrati beni a Mezzaroma: 11 indagati

Indagato

La Guardia di Finanza di Siena ha sequestrato oltre 8,5 milioni di euro di beni all’ex presidente del Siena Calcio Marco Mezzaroma. Sono undici in tutto gli indagati dalla Procura.

Il fatto

Ordinanze per Siena Calcio

La Guardia di Finanza senese ha sequestrato beni immobili e finanziari del valore di oltre 8,5 milioni di euro all’ex presidente del Siena Calcio Massimo Mezzaroma, 45 anni, romano, proveniente da una nota famiglia di costruttori – è cugino di Marco Mezzaroma, presidente del Salerno Calcio con il cognato e già presidente della Lazio Claudio Lotito, nonchè ex marito dell’ex ministra delle Pari Opportunità nel Governo di Silvio Berlusconi Mara Carfagna -.

Massimo Mezzaroma

Il provvedimento giudiziario nei confronti di Massimo Mezzaroma è stato spiccato a seguito di indagini chieste dalla Procura di Siena e condotte dalla polizia tributaria della stessa città toscana. Le ipotesi di reato da parte del dirigente sportivo sono di bancarotta fraudolenta patrimoniale mediante distrazioni di denaro, mediante false comunicazioni sociali e mediante pagamenti preferenziali. Non solo: all’ex presidente del Siena Calcio sono stati contestati anche altri reati di natura fiscale, in gergo tecnico quelli di dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessi versamenti di imposte ed accesso abusivo al credito. Undici in tutto gli indagati – ovviamente Mezzaroma compreso – nei confronti dei quali sono stati emessi altrettanti avvisi di garanzia. Il dissesto finanziario che ha portato al fallimento della società calcistica senese durava da tempo: si stima che nell’anno 2010-2011 vi fossero già perdite per oltre 20 milioni di euro. Tutto ciò s’intreccia con le vicende della Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha erogato un prestito di ben 22 milioni di euro ad una società con sede a Roma, creata appositamente perché le venisse ceduta l’A.C. Siena, ma mai stata attiva. Il club sportivo era stato attribuito un valore di 25 milioni di euro, mentre in realtà una perizia giurata ha dimostrato che ne valeva al massimo 4 o 5. Nonostante le difficoltà economiche, i dirigenti della società sarebbero comunque riusciti con l’inganno a proseguire con l’attività sportiva, portando la squadra fino al campionato 2013-2014. L’inchiesta che riguarda il Siena Calcio, è analoga ad un’altra, che ha coinvolto la storica società di basket senese Mens Sana.

Assoluzione definitiva per la vicenda Calcioscommesse

Partita Siena-Varese

Massimo Mezzaroma era già finito sul banco degli imputati per la vicenda calcioscommesse, ma era stato assolto definitivamente in appello insieme alla squadra a metà gennaio dello scorso anno. L’accusa era di aver truccato la partita Siena-Varese vinta dalla prima il 21 maggio 2011 per 5-0. Come andrà questa volta?