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Sigaretta elettronica o tabacco riscaldato? Le principali differenze

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Quali sono le principali differenze tecniche e funzionali tra una e-cig e un riscaldatore di tabacco?

Sono trascorsi quasi vent’anni dalla comparsa sul mercato della sigaretta elettronica; da allora, il settore dei prodotti destinati ai fumatori adulti che vogliono scoprire delle alternative alle sigarette tradizionali si è ampliato notevolmente, non solo per l’aumento esponenziale dell’offerta da parte dei produttori di e-cig ma anche per via della differenziazione del mercato. Oggi, infatti, i fumatori adulti che non vogliono consumare tabacco tradizionale possono scegliere tra due alternative principali: le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato. Circa questi due prodotti vi è ancora una certa confusione, benché si tratti di due soluzioni che sfruttano tecnologie molto diverse tra loro. In questo articolo analizziamo quali sono le principali differenze tecniche e funzionali tra una e-cig e un riscaldatore di tabacco.

Come funziona una e-cig

Una sigaretta elettronica (e-cigarette o e-cig) è un dispositivo di vaporizzazione; il passaggio d’aria generato dall’aspirazione da parte dell’utilizzatore aziona un sensore che, a sua volta, attiva la batteria; questa genera l’energia che, convogliata da una resistenza, scalda una soluzione liquida a base di acqua e aromi alimentari nella quale è presente una concentrazione variabile di nicotina. Il liquido viene trasformato in vapore, per mezzo di un apposito atomizzatore. La tecnologia utilizzata dalle e-cig non prevede alcun processo di combustione; di conseguenza, non produce fumo né cenere ma soltanto un getto di vapore caldo, da inalare in maniera analoga al fumo prodotto dalla combustione del tabacco delle sigarette tradizionali. L’effetto visivo è dovuto alla presenza, all’interno del liquido di ricarica, del glicole propilenico, un composto chimico che funge da veicolo per le fragranze.

Al netto del principio di funzionamento di base, i componenti della sigaretta elettronica cambiano leggermente a seconda che il dispositivo sia a sistema aperto oppure a sistema chiuso. Nel primo caso, il serbatoio del liquido viene ricaricato manualmente ogni qual volta la soluzione è stata vaporizzata per intero; nel secondo, invece, il device viene ricaricato inserendo una cartuccia di liquido precaricata.

Cosa sono e come funzionano i dispositivi a tabacco riscaldato

I riscaldatori di tabacco, noti anche come THP (Tabacco Heating Product), rappresentano una delle alternative al fumo tradizionale. Così come queste ultime, non prevedono alcun processo di combustione, pur utilizzando tecnologie differenti.

In linea di massima, i dispositivi a tabacco riscaldato scaldano il tabacco (o una mistura contenente tabacco) non oltre i 300°, una temperatura di molto inferiore a quelle necessarie per attivare la combustione (900°). Il processo di riscaldamento viene attuato mediante varie tecnologie: in alcuni dispositivi è presente una camera riscaldata da una bobina a induzione, mentre altri sono provvisti di una resistenza a controllo elettronico per evitare il surriscaldamento. Altri modelli, invece, sfruttano un software per il controllo progressivo della temperatura, in maniera tale da evitare la combustione del tabacco.

I riscaldatori di tabacco glo TM sfruttano un sistema a induzione (chiamato Induction Heating Technology) che riscalda il tabacco fino ad una temperatura di 260°, tenuta sotto controllo da appositi sensori. I riscaldatori a induzione presentano – al posto della cartuccia con la soluzione liquida da vaporizzare – una camera di riscaldamento (avvolta da una bobina a induzione), all’interno della quale viene collocata una stick di tabacco. I dispositivi a tabacco riscaldato a marchio glo TM sono facilmente reperibili sia presso le tabaccherie sia online, si attraverso i vari canali di vendita del brand (store online, pop-up e negozi fisici).

Analogie e differenze

Come già sottolineato, le e-cig e i riscaldatori di tabacco sono accomunati da alcune analogie; l’assenza di combustione è certamente una di queste, ma non l’unica. Entrambi i dispositivi abbinano l’aspetto funzionale a quello estetico, e sono ormai diventati anche oggetti di design (alcuni produttori consentono anche di personalizzarli). Per quanto riguarda le differenze principali, invece, essere riguardano soprattutto la tecnologia di funzionamento (vaporizzazione vs riscaldamento) e la sostanza che viene processata dal dispositivo (soluzione liquida vs tabacco). Di conseguenza, i riscaldatori di tabacco offrono un’esperienza più vicina a quella delle sigarette tradizionali; per questo, i fumatori adulti scelgono molto spesso quest’opzione per provare a ridurre il consumo di tabacco da combustione (benché non rappresentino in alcun modo un’alternativa allo smettere di fumare).

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