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Sigarette elettroniche, ministro Schillaci: "Allargare divieto a luoghi pubblici"

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Il ministro della Salute fa la guerra alle sigarette elettroniche

Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha annunciato un provvedimento che farà scontenti molti. Il ministro, infatti, ha comunicato durante un’audizione in commissione Affari sociali della Camera di voler allargare la stretta sul fumo, limitando anche l’uso di vape, e-cig, sigarette elettroniche e simili. Per farlo, dovrebbe aggiornare dopo 20 anni la legge Sirchia, che venne emanata nel 2003 a tutela della salute dei non fumatori.

Sigarette elettroniche, le dichiarazioni di Schillaci

Le dichiarazioni di Schillaci non lasciano spazio a dubbi di sorta. “Intendo estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza” ha detto, per poi aggiungere ed espandere ulteriormente: “Intendo eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi, estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato ed estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”. Insomma, pugno duro e, siamo sicuri, anche malcontento tra consumatori, tabaccai e vari addetti ai lavori.

Sigarette elettroniche, in quanti le usano in Italia?

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, tramite rilevazione di dati operata dall’ISTAT, in Italia l’uso della sigaretta elettronica riguardava nel 2020 meno del 2,4% della popolazione, (3,0% tra i maschi e 1,9% tra le femmine). I dati annuali mostravano un lento e modesto aumento, passando dall’1,5% del 2014 al 2,4% nel 2019. Nel 2022, però, c’è stata una decisa impennata: adesso più di 1,4 milioni di italiani utilizzano le e-cig. Un dato preoccupante, che sicuramente spinge ad agire per la tutela della salute dei fumatori e dei non fumatori.