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Signorini: su adozioni a coppie gay Salvini ci ripensi

Signorini

Alfonso Signorini, direttore del settimanale Chi, annuncia che si batterà per le adozioni alle coppie gay e rivolge un appello a Matteo Salvini.

Il sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora sabato 30 giugno 2018 ha partecipato al Pompei Pride in rappresentanza del governo Lega – M5S. A stretto giro, però, il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana sostiene che Spadafora ha parlato solo a titolo personale. Sulla questione dei diritti civili alle persone omosessuali interviene anche il direttore del settimanale Chi. Sulle pagine del Corriere della Sera, Alfonso Signorini annuncia infatti che vuole battersi affinché alle adozioni possano accedere sia le coppie gay che i single. Poi rivolge un appello a Matteo Salvini perché tuteli anche le “minoranze”.

Signorini a Salvini

Per Alfonso Signorini il governo Lega – M5S sta facendo parecchia “confusione sui diritti civili”. In una intervista ad Alessandra Arachi per il Corriere della Sera, il direttore del settimanale Chi commenta le ultime esternazioni del ministro della Famiglia. Lorenzo Fontana infatti ha preso le distanze dal sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora, che sabato 30 giugno 2018 ha partecipato al Pompei Pride in rappresentanza dell’esecutivo gialloverde.

Fontana “ha detto che Spadafora parla a titolo personale quando dice che i diritti civili conquistati in tanti anni non si toccano. E invece dovrebbe essere Salvini a parlare a titolo personale – e non da ministro – quando afferma che la famiglia è soltanto una, quella formata da una mamma e da un papà”. Signorini è chiaro: “Questi diritti adesso non si toccano. Anzi”. Nel corso dell’intervista il giornalista e opinionista tv annuncia infatti che è intenzionato a battersi “per le adozioni“, chiarendo: “Ma non facendo una battaglia soltanto relativa la scelta sessuale di una persona. Voglio battermi perché le adozioni siano per tutti, anche per i single”.

Da qui l’appello al vicepremier leghista. “Salvini sulle adozioni ci deve ripensare – sottolinea – Salvini è un politico che ha capito come funziona la politica. Parla alla pancia degli italiani ed esprime il sentire della gente. Lo esprime davvero molto bene e devo dire che a me piace, ci eravamo disabituati ad una politica fatta così”. “Però deve tenere presente che esistono altre realtà che sono certo la minoranza ma che non per questo non debbono essere tutelate” conclude Signorini.

Salvini: no bimbi a coppie gay

Agli inizi di giugno, durante un comizio a Brindisi, Matteo Salvini ha infatti affermato: “Farò tutto quello che è legalmente, umanamente e civilmente possibile fare perché la mamma continui a chiamarsi mamma e il papà continui a chiamarsi papà”.

In questi mesi, invece, sempre più sindaci hanno riconosciuto gli atti di nascita per le famiglie cosiddette arcobaleno. Il ministro dell’Interno quindi puntualizzava: “Io non voglio togliere i diritti a nessuno. Ognuno nella sua vita privata fa quello che vuole. – ma ribadisce – Un bambino però viene al mondo se ci sono una mamma è un papà e un bambino viene adottato se ci sono una mamma e un papà“.

Scontro Fontana – Spadafora

“Nel contratto di governo non ci sono questioni riguardanti il mondo Lgbt, ma convocherò prestissimo le associazioni di settore per avviare un percorso di ascolto e confronto” ha invece annunciato il sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora partecipando al Pompei Pride. “Nessuno mi ha chiesto di non esserci, altro che veti. – assicura – Nei prossimi giorni parlerò con il ministro Fontana. Sono sicuro che non ci siano pregiudizi sull’argomento”.

Invece, nel giro di poche ore, il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana puntualizza su Facebook: “Con tutto il rispetto, il sottosegretario Spadafora parla a titolo personale, e non a nome del governo, né tantomeno della Lega. – chiarendo – Per quanto ci riguarda, la famiglia che riconosciamo e che sosterremo, anche economicamente, è quella sancita e tutelata dalla Costituzione”.