> > Sileri: "Svolta tra 2-3 settimane, necessario convincere i giovani a vaccinarsi"

Sileri: "Svolta tra 2-3 settimane, necessario convincere i giovani a vaccinarsi"

Sileri svolta

Secondo Sileri tra due-tre settimane ci sarà una svolta e vedremo sensibilmente calare il numero dei decessi.

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è detto positivo in merito all’attuale situazione epidemiologica e alla registrazione del numero di decessi più basso dall’ottobre scorso (44): secondo lui la vera svolta arriverà tra due o tre settimane.

Sileri: “Svolta tra 2-3 settimane”

Intervistato dal Corriere della Sera, l’esponente del governo ha affermato che quello delle vittime è sempre l’ultimo dato in discesa e si mantiene alto anche quando la situazione è in deciso miglioramento. Fino a tre settimane fa, ha continuato, la circolazione del virus era ancora sostenuta e sopra i 70 anni non c’era una copertura vaccinale soddisfacente. Ora che la campagna ha accelerato e che i più fragili sono stati protetti ci si aspetta che nel giro di 2-3 settimane le vittime diminuicano in modo ancora più sensibile.

Sileri ha poi commentato l’andamento delle vaccinazioni esprimendo la sua soddisfazione per il fatto che in due settimane gli italiani che hanno ricevuto la prima dose siano passati da 18 a 23 milioni e i totalmente immunizzati da 8 a 12 milioni. L’adesione degli ultra 60enni, ha proseguito, purtroppo va a rilento ma “la strategia del vaccino sotto casa può essere vincente“. A suo dire l’esitazione è dovuta ai rarissmi eventi avversi causati dal siero di AstraZeneca. Una paura ingiustificata a suo dire, perché si corre un rischio maggiore sottoponendosi ad un esame di risonanza magnetica con mezzo di contrasto.

Per convincere gli obiettori, ha evidenziato, gli open day organizzati in varie Regioni sono la strada giusta ed è necessario portare avanti una campagna di sensibilizzazione dedicata.

Sileri, svolta: “Convincere giovani a vaccinarsi”

Quanto ai più giovani, per cui le prenotazioni del vaccino sono aperte dal 3 giugno, secondo lui mostreranno una certa riluttanza. Come suggeriscono i dati statunitensi, “hanno la percezione che il virus non ci sia più, sanno di non ammalarsi ed è comprensibile che siano refrattari“. Per questo anche loro necessitano di convinzione, soprattutto puntando sul green pass. La carta verde servirà infatti per andare in discoteca all’aperto e viaggiare in libertà per nove mesi, un vantaggio ben diverso da chi, non vaccinato, ha l’obbligo di presentare l’esito negativo di un tampone.

Sileri, svolta: come sarà l’estate

Infine un pensiero sull’estate. Pur parlando di una situazione migliorata e in ulteriore miglioramento, “mi auguro che la gente non dimentichi quello che abbiamo passato“. I virus, ha concluso, sono microbi infidi che non vivono senza l’uomo ed escogitano di tutto per continuare a diffondersi. Per questo “non bisogna rilassarsi“.