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Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano

Dimesso

Il leader di FI, Silvio Berlusconi, è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, presso il quale era stato ricoverato per una gastroenterite.

Nel pomeriggio di sabato 15 aprile, Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, presso il quale era stato ricoverato nella mattinata di martedì 11 maggio. Il ricovero si era reso necessario in seguito all’insorgere di una gastroenterite che, associata ai postumi del Covid e a svariati problemi di natura infiammatoria, aveva fortemente debilitato il leader di Forza Italia.

Berlusconi, le dimissioni dal San Raffaele di Milano

Le dimissioni di Silvio Berlusconi dal San Raffaele di Milano sono state disposte nel pomeriggio di sabato 15 maggio. L’ospedalizzazione del leader di Forza Italia è stata causata da una forte gastroenterite che, aggravata dai postumi del Covid e da complicanze infiammatorie, aveva molto indebolito l’uomo.

Negli ultimi mesi, la salute di Silvio Berlusconi appare particolarmente cagionevole: la patologia infiammatoria della quale il politico soffre cronicamente, infatti, è stata esasperata dal SARS-CoV-2, contratto a settembre 2020. A un simile quadro, si aggiungono i problemi cardiaci pregressi del fondatore di Mediaset, affetto da anni da fibrillazione atriale parossistica ossia un’alterazione del rimo del cuore che ha reso indispensabile il ricorso a un pacemaker.

Berlusconi, tweet e messaggi sulla salute del leader di Forza Italia

Il ricovero al San Raffaele, avvenuto nella mattinata di martedì 11 maggio, era stato commentato dal medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, nella giornata di venerdì 14. A questo proposito, il medico aveva postato un tweet attraverso il quale aveva smentito ogni congettura circa la gravità dello stato di salute del leader di Forza Italia, spiegando: “Ogni giornata di lavoro al San Raffaele è molto impegnativa. Tutti i miei pazienti stanno bene. Fatevene una ragione”. Sempre nella giornata di venerdì, in merito alla salute dell’ex premier si era espresso anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che aveva asserito: “Non sta benissimo, ma ne uscirà”. La senatrice di Forza Italia Lucia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi e molto vicina al politico, invece, aveva scritto su Twitter: “Ha un’infiammazione acuta e un po’ di febbre, ma verrà dimesso in questi giorni”.

Nel corso della partecipazione a SkyTG24 di sabato 15 maggio, infine, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani aveva preannunciato: “Berlusconi ha avuto qualche problema: è febbricitante ma è un guerriero. Ritengo che nel giro di qualche ora possa uscire dal San Raffaele”.

Berlusconi, la creazione di una camera ospedaliera nella villa di Arcore

Prima di essere sottoposto a una nuova ospedalizzazione al San Raffaele, negli ultimi dieci giorni, Silvio Berlusconi si trovava nella sua villa di Arcore, presso la quale si era recato con la sua attuale compagna, Marta Fascina. Il ritorno ad Arcore era avvenuto lo scorso 30 aprile, dopo aver trascorso una degenza durata 24 giorni sempre al nosocomio milanese.

In quella circostanza, le dimissioni erano state approvate dopo il raggiungimento di un compromesso tra l’ex premier e il suo medico personale Alberto Zangrillo, attraverso il quale il politico si impegnava ad allestire una camera ospedaliera all’interno della villa, completa di tutte le strumentazioni mediche indispensabili per proseguire le cure.