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Simone Toni, il ragazzo colpito da un fulmine durante una gita sul Gran Sasso rivela: "Voglio tornarci"

Simone Toni è stato dimesso: "Ho rischiato di morire, ma voglio tornare sul Gran Sasso"

Simone Toni è stato ufficialmente dimesso dall'ospedale, il giovane che era stato colpito da un fulmine durante un'escursione sul Gran Sasso è salvo.

Simone Toni, l’escursionista 28enne originario di Tivoli, è stato finalmente dimesso dall’ospedale in cui era ricoverato, dopo che il 27 agosto 2022 era stato colpito da un fulmine durante un’escursione sul Gran Sasso.

Il giovane ha raccontato la terribile esperienza vissuta in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”.

Simone Toni dimesso dall’ospedale: era stato colpito da un fulmine durante un’escursione sul Gran Sasso

Una vicenda terribile, che fortunatamente si è conclusa con un lieto fine, quella che ha come protagonista Simone Toni, il giovane 28enne, che il 27 agosto scorso era stato colpito da un fulmine durante un’escursione sul Gran Sasso.

L’escursionista ha rischiato la vita ed è finito in coma, ma adesso è finalmente stato dimesso dall’ospedale dell’Aquila in cui è stato ricoverato dopo l’incidente.

Ecco cosa ha raccontato Simone sull’esperienza vissuta in ospedale, in un’intervista telefonica rilasciata a “Il Messaggero”:

“Ero in coma, praticamente non respiravo più, mi sono svegliato, vedevo una luce offuscata, tutto appannato e sentivo il dottore che diceva sta morendo, bisogna sbrigarsi. Ho sentito che mi hanno messo due tubi nei polmoni per i drenaggi, poi ho ripreso a respirare, da quel momento non ricordo più nulla. I medici avevano detto ai miei genitori che non avrei superato la notte“.

Simone Toni parla dell’escursione sul Gran Sasso: “Ho rischiato di morire, ma voglio tornarci”

Nell’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Simone Toni ha parlato dell’escursione compiuta sul Gran Sasso e a tal proposito ecco cosa ha rivelato

“Era la prima volta che venivo sul Gran Sasso. Voglio tornarci, non permetterò che un incidente del genere possa fermarmi, se ci si ferma non si vive più“.

E in merito a ciò che gli è accaduto e a cosa ha vissuto ecco cosa ha dichiarato:

Non volevo crederci. Aprire gli occhi dentro un ospedale mi è sembrato strano, non capivo perchè non ricordavo, avevo il respiratore attaccato, prendevo medicinali, sono rimasto allucinato. Mi chiedevo, com’è possibile? Perchè a me?“.

Simone Toni racconta di come si è salvato: ecco i dettagli

Nel corso dell’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Simone Toni ha raccontato dell’aiuto decisivo che gli è stato dai suoi amici dopo l’incidente sul Gran Sasso, ecco cosa ha dichiarato a riguardo:

“Il primo salvataggio è stato da parte loro che mi hanno rianimato. I miei amici mi hanno detto che avevo la faccia dentro l’acqua, sarei morto annegato. Si sono trascinati per terra, il fulmine li aveva presi alle gambe. Uno di loro ha tentato di sollevarmi rischiando di finire nel burrone”.

E poi ha aggiunto un dettaglio sul fulmine che l’ha colpito: 

“Il fulmine ha bruciato la catenina che indossavo, non il crocifisso che rimetterò. È un regalo della mia compagna a cui tengo molto, tornerò sul Gran Sasso“.