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Sindaco mantiene fratellini orfani di femminicidio: "Senza di me sarebbero invisibili"

Il sindaco di Milzano Massimo Giustiziero

Sindaco mantiene fratellini orfani di femminicidio: nel 2020 si ritrovarono in tragiche circostanze con la madre uccisa e il padre in carcere

Il Lombardia un sindaco mantiene dei fratellini orfani di femminicidio: “Senza di me sarebbero invisibili”. A Milzano, in provincia di Brescia, Massimo Giustiziero si sta occupando della prole di Zsuzsanna Mailat, uccisa a coltellate dal marito e lo sta facendo surrogando in gran parte interventi doverosi dall’alto che però non arrivano. La madre dei piccoli orfani di di 3, 8 e 15 anni viveva a Milzano ma la sera dell’8 maggio del 2020 fu uccisa a coltellate dal marito Gianluca Lupi davanti agli occhi della figlia maggiore. I due erano in fase di separazione e il primo ad accorrere, allarmato dalle urla, fu proprio Giustiziero. 

Sindaco mantiene fratellini orfani di femminicidio

Ecco, a Fanpage che lo ha intervistato il primo cittadino ha spiegato che da allora il Comune si fa carico delle spese dei tre bambini: “A parte qualche raccolta fondi nei giorni successivi, nessun politico o istituzione si è fatta avanti per aiutarci“. Giustiziero era stato teste del crimine: “Pochi secondi dopo è uscito il marito e mi ha detto che aveva ucciso la moglie. Per tre secondi sono stato in silenzio perché l’impatto è stato devastante. Non ti aspetti una cosa simile. Mi sono però subito ripreso perché ho capito che la situazione era molto pericolosa: all’interno della casa infatti c’erano ancora i tre figli, tutti minorenni. Poi ho chiamato subito i soccorsi e i carabinieri”.

“Senza madre e senza padre”

Poi Giustiziero ha spiegato: “Il problema principale sono stati i tre bambini che in un attimo si sono trovati senza la madre e senza il padre. Sono andati a casa della sorella paterna, ma già noi del comune non abbiamo mai fatto mancare nulla a loro. Abbiamo fatto una raccolta straordinaria in cui il paese ha risposto benissimo. Fin da subito sono intervenuti i servizi sociali”. Poi era subentrato il Comune: “Pochi giorni dopo i bambini sono usciti dalla casa della zia, che non poteva tenerli per delle sue condizioni personali, e sono stati affidati a tre comunità”. 

“Adesso sono rimasto solo a gestire tutto”

“Stanno bene. Ora la più grande vive con la zia materna, non voleva stare in casa famiglia”. E la mesta chiosa: “Quando abbiamo messo subito i piccoli in comunità il Comune ha coperto tutte le spese. Abbiamo aperto un fondo anche nei mesi successivi l’omicidio ma non è  servito a molto. Spenti i riflettori mediatici sul caso, sono rimasto da solo a gestire tutto. Senza nessun tipo di aiuto economico dallo Stato”.