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Sindrome di Guillain-Barré e vaccino Covid Johnson&Johnson, dagli Usa allarme per un possibile legame

Sindrome di Guillain-Barré vaccino

La Fda ha reso noto un avviso riguardante una possibile reazione avversa al vaccino Johnson&Johnson: la sindrome di Guillain-Barré.

Il vaccino Covid Johnson&Johnson potrebbe avere un legame con la sindrome di Guillan-Barré, una rara patologia neurologica. Scatta l’allarme in USA dopo che la Food and Drug Administration (FDA) ha emesso un avviso circa una possibile reazione avversa. Secondo l’agenzia statunitense il rischio è da tre a cinque volte più alto tra i vaccinati con Johnson&Johnson rispetto alla popolazione USA.

Sindrome di Guillain-Barré e vaccino: quali pericoli?

La FDA ha identificato almeno cento casi di decesso, perlopiù riguardanti persone dai 50 anni in su. Circa 13 milioni di persone negli Stati Uniti sono state vaccinate con Janssen, che con Astrazeneca e Vaxzevria sarebbero responsabili di coaguli di sangue e casi di trombocitopenia. La sindrome di Guillan-Barré è una polineuropatia infiammatoria acuta. I sintomi sono lieve perdita della sensibilità distale e debolezza muscolare. Tuttavia, la maggior parte delle persone che si sono ammalate di tale patologia in seguito al vaccino risulta essere guarita.

Vaccino Covid Johnson&Johnson: quale rapporto con la sindrome di Guillan-Barré?

Come si legge dal New York Times, sembra che analizzando i rapporti nel database, i soggetti interessati hanno iniziato a manfiestare i sintomi della sindrome di Guillan-Barré entro circa ventuno giorni dalla vaccinazione. Come informa Open, uno degli immunizzati, un 57enne del Delaware, ha perso la vita lo scorso aprile dopo essere stato vaccinato e aver sviluppato la sindrome. La FDA comunque ha dichiarato che i benefici dati dal vaccino superino gli eventuali rischi e pericoli. È prevista tuttavia l’inclusione di una clausa all’interno dei fogli informativi sul farmaco destinati a pazienti e fornitori.

Sindrome di Guillain-Barré e vaccino: il possibile annuncio dell’amministrazione Biden

I CDC, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa, hanno affermato che i casi descritti poc’anzi sono stati segnalati per la maggior parte a due settimane dalla vaccinazione e soprattutto tra soggetti di sesso maschile di età pari o superiore ai 50 anni. In data 13 luglio è atteso il nuovo avviso da parte dell’amministrazione Biden. Presto i regolatori europei potrebbero fare lo stesso. Nessun collegamento è stato invece trovato tra i vaccini anti Covid-19 prodotti da Moderna o Pfizer-BioNTech e la sindrome di Guillan-Barré. Intanto, si segnala un notevole rallentamento del ritmo della vaccinazione negli Stati Uniti.