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Sinisa Mihajlovic è morto

Sinisa Mihajlovic

L'ex calciatore ed allenatore di Serie A Sinisa Mihajlovic è morto a causa della malattia che combatteva da 3 anni: una leucemia.

È morto a 53 anni a causa della leucemia il serbo Sinisa Mihajlovic. L’ex allenatore del Bologna e calciatore della Serie A è deceduto oggi 16 dicembre 2022. Mihajlovic era ricoverato dall’11 dicembre e i fan e gli appassionati di calcio erano fortemente in apprensione. Purtroppo adesso hanno dovuto ricevere la brutta notizia.

Sinisa Mihajlovic è morto

Sinisa Mihajlovic era nato a Vukovar, in Croazia, il 20 febbraio 1969, ma era di nazionalità serba. Per quasi tutta la vita ha vissuto in Italia dove ha sia giocato che allenato, diventando uno dei più grandi sportivi del nostro campionato di calcio. Nell’estate del 2019 è stato colpito da un tumore maligno: una leucemia mieloide acuta. Dopo essere guarito ha purtroppo subito una ricaduta e, recentemente, le sue condizioni sono peggiorate non lasciandogli scampo. L’ex calciatore era ricoverato alla clinica Paideia e non è chiaro ancora se sia deceduto lì o nella sua abitazione.

Il comunicato della famiglia Mihajlovic

La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dalla famiglia con un comunicato:

“La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.

La carriera di Mihajlovic

Quando si parla di Sinisa Mihajlovic non si può fare a meno di menzionare il suo micidiale sinistro. Si trattava di una vera e propria arma che tutti gli aspiranti calciatori o compagni di squadra avrebbero voluto imitare. Una classe ed una potenza che lo hanno portato a segnare, in Serie A, 28 reti su calcio di punizione di cui 3 in una sola partita. Mihajlovic si era fatto già notare in Serbia, allo Stella Rossa, squadra di Belgrado. Il serbo è approdato in Serie A nel 1992 alla Roma. Della sua carriera nel massimo campionato italiano si ricordano però la militanza tra le fila della Sampdoria e della Lazio. La sua attività agonistica si è chiusa nel 2006 a Milano, sponda nerazzurra. Il suo palmares è molto ricco e tra i trofei vinti da Mihajlovic in Italia troviamo:

  • 2 Campionati Italiani (il primo con la Lazio nel 2000 e l’ultimo con l’Inter nel 2006);
  • 4 Coppe Italia (2 con la Lazio nel 2000 e nel 2004 e 2 con l’Inter nel 2005 e nel 2006);
  • 3 Supercoppe Italiane (2 con la Lazio nel 2000 e nel 2004 ed 1 con l’Inter nel 2005).

Per quanto riguarda i trofei internazionali, ha vinto con la Lazio una Coppa delle Coppe nel 1999 ed una Supercoppa Uefa nel 1999.

La sua carriera di allenatore è durata 16 anni ed è iniziata come vice dell’Inter nel 2006. Mihajlovic ha poi occupato le panchine di: Bologna, Catania, Fiorentina, Serbia, Sampdoria, Milan, Torino e Sporting Lisbona. La sua militanza più lunga è stata l’ultima esperienza con il Bologna, dal 2019 al 2022. Purtroppo non è riuscito a vincere alcun trofeo, ma ha conquistato il cuore di quasi tutti i tifosi e calciatori delle squadre che ha allenato, in particolare a Bologna. I rossoblu gli hanno dimostrato in più occasioni la loro vicinanza mentre lottava contro il cancro.