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Siracusa-Gela, l'autostrada fantasma "incompiuta d'oro"

Autostrada fantasma in Sicilia

I cartelli stradali e i caselli per i pedaggi sono pronti, ma nulla è in funzione: la strada si può percorrere solo fino a Rosolini.

È stata definita “l’incompiuta d’oro” o “autostrada fantasma” ed è uno dei molti esempi di inefficienza italiana. La A18 Siracusa-Gela sarebbe dovuta diventare una delle principali arterie della rete stradale siciliana e avrebbe dovuto favorire lo sviluppo industriale dell’area sud-orientale dell’isola. Questo prevedeva il progetto, stilato per la prima volta alla fine degli anni Sessanta. I lavori sarebbero dovuti terminare nel 1973, con l’apertura dei 65 chilometri previsti. A 45 anni da quella data, la Siracusa-Gela è ancora incompiuta e, secondo le stime, ogni chilometro costruito è costato ai contribuenti quasi 8 milioni di euro. È il costo delle promesse elettorali di svariati politici siciliani, che si sono impegnati a terminare la costruzione dell’autostrada ma che hanno abbandonato il progetto subito dopo le elezioni.

L’autostrada fantasma

I cartelli autostradali, la segnaletica orizzontale, i caselli per il pedaggio: tutto sembra pronto, ma nulla funziona sulla Siracusa-Gela. Gli automobilisti provenienti da Siracusa che viaggiano sulla A18 possono percorrerla solo fino al comune di Rosolini, poi sono costretti a uscire e a imboccare strade locali. Nel tratto che unisce queste due città, le auto passano attraverso diversi caselli mai entrati in funzione. In alcuni casi, come quello di Noto, si tratta di veri gioielli di design. Bellissimi ma inutili, anzi, spesso pericolosi per gli automobilisti che, non sapendo che si tratta di barriere “finte”, rallentano bruscamente per pagare il pedaggio, rischiando di essere tamponati da chi viaggia dietro di loro.

Autostrada fantasma tra Siracusa e Gela

Altre opere incompiute

Il SIMOI (Servizio Informativo Monitoraggio Opere Incompiute) è un elenco di tutte le infrastrutture mai terminate sul suolo italiano, consultabile sul sito del Servizio Contratti Pubblici. Il documento relativo alla regione Sicilia conta diverse pagine. In alcuni casi, come quello dell’impianto di depurazione delle acque del comune di Santo Stefano Quisquina o della scuola materna di Camporeale, si tratta di opere la cui realizzazione è stata completata e che sono costate alla regione diverse migliaia di euro, ma che ancora non sono fruibili ai cittadini. Ammonta a oltre 22 milioni di euro il costo della costruzione della strada esterna nel comune di Castiglione di Sicilia, ma, secondo il SIMOI, i lavori sono fermi all’85%, provocando la discontinuità della rete.