> > Siracusa: maxi operazione antidroga, 13 persone in carcere

Siracusa: maxi operazione antidroga, 13 persone in carcere

Siracusa: maxi operazione antidroga, 13 persone in carcere

Nell'ambito dell'operazione Aretusa, a Siracusa è scattato un blitz antimafia che ha portato a 13 fermi. Armi e alti quantitativi di droga sequestrati

A Siracusa è scattato un blitz antidroga che ha portato a 13 ordinanze di custodia cautelare. Il Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia ha emesso le ordinanze per vari tipi di reati: associazione per delinquere, traffico e spaccio di stupefacenti, con le aggravanti di appartenere ad associazione armata. Inoltre, alcuni finiti in manette avrebbe agevolato il clan mafioso Bottaro-Attanasio.

Gli arresti sono avvenuti nell’ambito dell’operazione “Aretusa” e sono stati condotti dalla Squadra Mobile e del Comando provinciale dei carabinieri di Siracusa. Le indagini sono proesguite grazie all’intervento e alle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia che avrebbero rivelato dati sensibili. Le persone fermate farebbero parte di tre clan criminali distinti. Sono finiti sotto sequestro beni in possesso degli arrestati: tra cui, armi e droga. Le sostanze stupefacenti provengono dalla piazze di spaccio di Catania e Palermo.

Il clan Bottaro-Attanasio

Il clan Bottaro-Attanasio di Siracusa – al centro dell’inchiesta – ha nel tempo assunto un ruolo di primo grado nel traffico illecito di sostanze stupefacenti in vari quartieri della città sicialiana. Un 42enne fermato al quale il Gip ha contestato anche le aggravanti di aver agito con metodo mafioso e di aver agevolato lo stesso gruppo criminale è uno delle persone più vicine al clan di spicco nel siracusano.

L’inchiesta ha portato alla luce un vero e proprio “summit” tra gli esponenti più influenti dei più importanti gestori dello spaccio in città. L’incontro tra i capi clan sarebbe servito a risolvere problemi di gestione del commercio illegale della droga a Siracusa. Chi non rispetteva le regole dettate dai capi dello spaccio cadeva vittima di violenti aggressioni verbali e fisiche.