> > Siria, armi chimiche a Douma, Trump: "Assad animale"

Siria, armi chimiche a Douma, Trump: "Assad animale"

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Dopo il presunto attacco con armi chimiche a Duma, Trump accusa Russia e Iran di sostenere l'"Animale Assad" e non esclude la controffensiva.

Dopo un sospetto bombardamento con gas al cloro a Douma, in Siria, i ribelli chiedono la resa. La Russia nega la propria responsabilità, ma dalla Casa Bianca trapela la possibilità di reagire con un raid missilistico contro il regime. Trump non si risparmia e rivolge alla Russia e all’Iran la pesante accusa di sostenere l'”Animale Assad”.

Donald Trump: “Assad animale”

E’ di 100 morti e mille feriti la stima iniziale, comunicata dai White Helmets, delle vittime coinvolte nell’attacco con armi chimiche a Douma, in Siria. Moayed al-Dayrani, abitante della città e medico volontario, ha affermato che il bilancio delle vittime dovrebbe aumentare. Si tratta soprattutto di donne e bambini.

Mentre i soccorsi si prodigano per salvare gli abitanti della città bombardata, tra gli Stati Uniti e Cremlino il clima è da Guerra Fredda. Le tensioni sono cresciute sempre di più, soprattutto dopo la denuncia del presidente Trump contro “l’insensato attacco chimico” e le pressanti richieste a Putin di abbandonare “l’Animale Assad“. Così Trump ha definito il presidente della Siria, puntando il dito contro Russia e Iran, giudicati colpevoli di continuare a sostenerlo.

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Putin ha contrattaccato confermando il proprio appoggio al governo siriano e negando che nell’attacco sono state usate armi chimiche. Trump, tuttavia, non è parso convinto dalle parole del presidente russo. Gli Stati Uniti e altri otto Paesi dell’Onu, cioè Gran Bretagna, Francia, Polonia, Olanda, Svezia, Kuwait, Peru e Costa d’Avorio, hanno richiesto con urgenza una riunione di emergenza che, secondo le fonti, dovrebbe tenersi il pomeriggio del 9 aprile 2018. Tra gli Stati più combattivi si è distinta la Francia, che aveva da tempo minacciato Assad che avrebbe reagito nel caso fossero state usate armi chimiche cui civili.

Washington, però, sembra volere andare oltre gli incontri diplomatici. Thomas Bossert, consigliere di Donald Trump per la sicurezza nazionale e l’antiterrorismo, ha dichiarato alla Abc di non escludere, infatti, un’offesa contro Assad attraverso un raid missilistico.

Sull’attacco è intervenuto anche Papa Francesco, che si è scagliato contro l’uso di strumenti di sterminio contro persone inermi. La condanna è arrivata anche dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. In una nota, invita tutte le parti in Siria a “cessare i combattimenti, ripristinare la calma e rispettare pienamente la risoluzione 2401 del Consiglio di Sicurezza”, ripetendo che “non esiste una soluzione militare al conflitto”.