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Siria, colloqui fra Usa e Russia stanno per essere sospesi

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I colloqui fra Usa e Russia sulla Siria potrebbero interrompersi a breve. Dopo il fallimento della tregua, la situazione è precipitata. E' arrivata dagli Stati Uniti la notizia del probabile fallimento dei colloqui con la Russia in merito alla situazione in Siria. Il tentativo di rappacificazione ...

I colloqui fra Usa e Russia sulla Siria potrebbero interrompersi a breve. Dopo il fallimento della tregua, la situazione è precipitata.

E’ arrivata dagli Stati Uniti la notizia del probabile fallimento dei colloqui con la Russia in merito alla situazione in Siria. Il tentativo di rappacificazione del paese potrebbe naufragare dopo che nelle scorse settimane era stato per la prima volta trovato un accordo per la tregua. “Siamo sul punto di sospendere la discussione” con la Russia sulla Siria, ha dichiarato il segretario di stato americano John Kerry, “perchè è irrazionale nel contesto del bombardamento in atto stare seduti lì tentando di prendere le cose seriamente”.

In dubbio la serietà della Russia, secondo Kerry. Da Mosca: inaccettabili tregue di una settimana

Di fronte all’Atlantic Council, John Kerry ha messo in dubbio in maniera esplicita la “serietà del proposito della Russia” di addivenire ad una soluzione pacifica del conflitto in Siria. Lo stop ai colloqui è ritenuto perciò imminente, tanto che il segretario Usa ne avrebbe già parlato al telefono con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

E da Mosca si registra la dichiarazione del vice di Lavrov, Serghiei Riabkov, il quale ha chiarito che tregue della durata di una settimana sono da ritenersi “inaccettabili” perché consentono ai “gruppi terroristici di prendere le misure necessarie a reintegrare le provviste e riordinare le forze”. “Noi”, ha proseguito il vice ministro russo, “abbiamo ripetutamente suggerito pause di 48 ore, ma gli Usa, per ragioni che sanno solo loro, sono rimasti attaccati alla richiesta di tregue di sette giorni”.

Ad Aleppo la situazione è drammatica

A questo punto, gli Usa “dovranno perseguire altre alternative per un periodo di tempo, salvo una più chiara indicazione delle parti belligeranti di essere pronte a prendere in considerazione un approccio più efficace”. Escluso l’uso della forza, resta da capire come gli Usa decideranno di muoversi.

Nel frattempo, però, la situazione in Siria è drammatica. Aleppo, in particolare, è in grave difficoltà: solo nell’ultima settimana sarebbero stati uccisi 96 bambini, secondo quanto ha riferito l’Unicef, e scarseggiano attrezzature e personale medico.