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Siria, donne abusate e stuprate da operatori Onu e Ong

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Grave accusa da servizio BBC per degli operatori Onu e Ong. In Siria ci sarebbero delle donne abusate sessualmente in cambio di cibo

Donne abusate sessualmente in cambio di cibo. È questa la gravissima accusa contro degli operatori Onu e di altre Ong attive in Siria. A lanciare questo pesantissimo ed affilato sasso è stata la cooperante Danielle Spencer, nel corso di un servizio della Bbc. Secondo la donna, questo è un fenomeno molto diffuso. Molte siriane si rifiuterebbero di recarsi presso i centri di distribuzione degli aiuti per la paura di ricatti sessuali.

Donne abusate Siria

L’ombra degli abusi sessuali non è solo nel mondo dello spettacolo. Quello che la cooperante Danielle Spencer ha aperto, è forse un vaso di Pandora ancora più grosso. Infatti, durante un servizio trasmesso dalla Bbc, la donna ha affermato che in Siria ci sono molte donne abusate sessualmente da operatori Onu e di altre Ong. Sarebbero favori sessuali in cambio di cibo e altri aiuti. Ma il fenomeno sarebbe ormai così radicato che molte donne siriane si rifiutano di recarsi nei centri di distribuzione per paura di questi infami ricatti.

Danielle Spencer afferma che diversi operatori umanitari si rifiutano di consegnare gli aiuti se le donne che li richiedono non si concedono sessualmente a loro. Ha raccontato: “Mi ricordo di una donna che piangeva in una stanza, stava molto male. Una donna che si trova in un centro e aspetta di ricevere cose essenziali per poter vivere come cibo o sapone deve essere protetta. L’ultima cosa di cui ha bisogno è un uomo che la ricatti chiedendole di fare sesso con lei in cambio di quegli aiuti”.

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Inchiesta

Secondo un’inchiesta su questi abusi sessuali condotta dallo United Nations Population Fund, questo tipo di violenza è estesa in vari governatorati della Siria. Il rapporto Voices from Syria 2018 afferma anche che molte ragazze vengono date in spose a funzionari per un breve periodo tempo, per prestazioni sessuali, in cambio di cibo. Gli operatori che distribuiscono gli aiuti chiedono numeri di telefono, vogliono visitare le case delle donne assistite per pretendere qualcosa in cambio come passare una notte assieme. Il rapporto precisa che si tratta sempre di donne prive di protezione maschile. Si trattano di orfane, vedove oppure divorziate. Rappresentano la categoria maggiormente esposta al rischio di abusi sessuali.

Siria

L’indagine effettuata dalla United Nations Population Fund e le testimonianze della cooperante Daielle Spencer mettono in luce una situazione drammatica su uno Stato che, in modo altrettanto drammatico, è pesantemente martoriato. Pare proprio che almeno far valere la propria posizione di potere per ottenere dei favori sia nel dna umano. Anche la speranza dei corridori umanitari per la Ghouta assediata non è durata a lungo. Nella mattina di martedì 27 febbraio sarebbero dovuti partire i primi convogli di aiuti della Croce rossa internazionale. Ma i combattenti di Hayyat al-Tahrir al-Sham, un gruppo legato ad Al-Qaeda, hanno danneggiato con i mortai la strada aperta dai governativi e dai russi. I combattimenti sono perciò destinati a rinnovarsi, e non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel.