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Smuraglia favorevole all’invio di armi a Kiev: “Quella degli Ucraini è resistenza”

Carlo Smuraglia

A 99 anni e senza alcuna titubanza Carlo Smuraglia è pienamente favorevole all’invio di armi per la libertà di Kiev: “Quella degli Ucraini è resistenza”

In una intervista a Repubblica Carlo Smuraglia si è detto apertamente favorevole all’invio di armi a Kiev perché “quella degli Ucraini degli ucraini è resistenza”. Il 99enne partigiano già docente universitario, dirigente di Pci e Ds e già presidente dell’Anpi non ha dubbi: Zelensky è un combattente per la libertà. Ha detto Smuraglia: “Un popolo che resiste contro l’invasore va aiutato, anche con le armi”. Carlo Smuraglia è il presidente onorario dell’Anpi e in tema di aiuti all’Ucraina non ha alcun dubbio: sono legittimi e giusti, anche se “questo aiuto deve avere un limite preciso: non deve comportare l’entrata in guerra dell’Italia. Un confine invalicabile”. 

Smuraglia favorevole all’invio di armi

Di Volodymyr Zelensky Smuraglia ha un’idea precisa: “È un uomo che si sta battendo per la libertà del suo Paese”. Le dichiarazioni di Smuraglia cozzano con la linea adottata dall’attuale presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, che lo scorso 28 febbraio aveva fortemente criticato gli aiuti militari dell’Italia all’Ucraina. 

La linea divergente da quella di Pagliarulo

E in occasione della prima decisione dell’Esecutivo Draghi di inviare quegli aiuti l’Anpi aveva diramato una nota di analisi del contesto da cui era matirata l’escalation che si era anche tirata dietro gli strali di Matteo Renzi. Eccola: “Il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass da parte della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra ed è l’ultimo, drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia”.