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Snowboard: morta Ellie Soutter a 18 anni, è suicidio?

Snowboard, Ellie Soutter si è suicidata a 18 anni

Potrebbe trattarsi di suicidio. Ellie Soutter, giovane promessa dello snowboard, potrebbe essersi tolta la vita. Le indagini sono in corso.

Potrebbe trattarsi di suicidio. Ellie Soutter, giovane promessa dello snowboard, potrebbe essersi tolta la vita. Candidata ai Mondiali juniores della Nuova Zelanda 2018, la ragazza è mancata il giorno del suo diciottesimo compleanno. Se di un gesto volontario si dovesse trattare, non sono ancora note le ragioni. Il corpo di Ellie è stato trovato alle 23.15 del 25 luglio 2018, grazie all’intervento delle unità cinofile.

Una morte inspiegabile

“Ci sono così tanti se e ma. Troppi da contemplare. Fino a mercoledì eravamo solo una famiglia come le altre, credendo che qualcosa di simile accadesse ad altre persone, non a noi“, ha dichiarato Jeremy Soutter, lo zio della campionessa. Agli occhi della famiglia e degli inquirenti il suicidio della ragazza è ancora inspiegabile, ma secondo The Sun, alcune fonti del mondo dello sport avrebbero confermato che Ellie si sarebbe tolta volontariamente la vita alla vigilia del suo diciottesimo compleanno.

Promessa dello snowboard

Ellie Soutter era specialista nelle discipline di freeride e boardercross. Nel 2017 aveva vinto l’unica medaglia per la Gran Bretagna al Festival dello Sport Invernale per la Gioventù a Erzurum, in Turchia ed era tra i convocati per i Mondiali juniores in Nuova Zelanda 2018. Il suo sogno più grande erano le Olimpiadi invernali del 2022 a Pechino. “Tutti nell’ambiente conoscevano Ellie, era benvoluta dall’intera squadra”, l’hanno ricordata Hugh Robertson e Ben Hawes del comitato olimpico britannico. “Era tra i nostri migliori atleti emergenti“, ha scritto in una nota la federazione inglese di sci e snowboard. Il 27 luglio 2018, nel pomeriggio, è stato indetto un memoriale dedicato alla campionessa.

Una famiglia distrutta

Ancora scioccato il padre Ellie Soutter, Tony. Dopo il divorzio con la moglie, l’uomo si era preso cura della sua bambina, sostenendola nei suoi allenamenti, senza però farle mai pressione. “Voleva essere brava in tutto. Si aspettava molto da se stessa”, ha dichiarato Jeremy a Mirror,”Ellie è cresciuta con suo padre, erano incredibilmente vicini”. In merito ai suoi allenamenti, l’uomo ha aggiunto: “Ha avuto un programma di allenamento molto impegnativo (…), ma Tony non le ha mai fatto pressione. Questo non era il sogno di un genitore. Questo proveniva da lei. Amava lo sport e Tony la sosteneva in ogni modo possibile”.

Precedenti in Italia

La morte di Ellie Soutter richiama alla mente il suicidio di altri due atleti del mondo dello sport italiano. È del 19 giugno 2018 la notizia del suicidio di Consuelo Palmerini, 46 anni, campionessa di equitazione nel 1992, di fama internazionale. Nessun biglietto d’addio, ma le autorità confermerebbero l’ipotesi del suicidio. In base alla ricostruzione degli agenti, la donna si sarebbe gettata dal cavalcavia della Cassia Bis, all’altezza dell’uscita Castel de Ceveri, in direzione di Roma. All’uscita della notizia, Umberto Martuscelli, di Cavallo Magazine ha ricordato la campionessa: “Consuelo Palmerini non ha vissuto e non stava vivendo una vita facile. Tutt’altro. È anche questo che fa male da morire, adesso”. Il 16 febbraio 2018, a Mogliano, in provincia di Macerata, si è tolto la vita un rugbista di 13 anni, mentre era solo a casa. La madre e il fratello erano a un funerale di un giovane di 14 anni di Marghera, che il giorno prima si era ucciso. In suo ricordo, la società Mogliano rugby aveva annunciato sul suo sito di sospendere tutte le attività previste per lutto.