> > Somalia, attentato a Mogadiscio: oltre 300 morti

Somalia, attentato a Mogadiscio: oltre 300 morti

Somalia

Somalia, si aggrava bilancio attentato a Mogadiscio: oltre 300 morti, mentre molti dei feriti sono ancora in gravissime condizioni e in pericolo di vita.

Si aggrava il bilancio delle vittime in Somalia. L’attentato che lo scorso sabato, il 14 ottobre, ha provocato circa 300 morti e un numero considerevole di feriti. I fatti: un primo camion carico di esplosivo, posizionato in un luomo molto frequentato, e quindi in una posizione strategica, è stato fatto esplodere davanti all’hotel Safari, al centro della città di Mogadiscio.

Al momento dell’esplosione, subito dopo un primo e sommario accertamento, i morti fino a quel momento contati erano circa 270, oggi, a due giorni dalla disgrazia, si è arrivati a quasi 300 deceduti e, purtroppo, tale numero è molto probabilmente destinato a salire data la grande quantità di feriti, alcuni dei quali molto gravi.

Il camion esplosivo, sapientemente imbottito, ha visto la deflagrazione in un punto strategico della città, ovvero nel luogo dell’esplosione non si conta solo il grande hotel Safari, ma anche la sede del ministero degli Esteri e la sede dell‘ambasciata del Qatar.

Come è chiaro che accada, è stata presa di mira una zona nevralgica, importantissima, della capitale della Somalia, ovvero la grande arteria centrale Jidka Afgooye della città di Mogadiscio. L’ultimo bilancio che ha preso in carico la conta delle vittime e dei feriti risulta assolutamente catastrofico, un numero che fa davvero paura e, come era prevedibile accadesse, continua ad esserci una assoluta emergenza negli ospedali.

Somalia

Attentato in Somalia

L’emergenza negli ospedali è decretata, purtroppo, da una sostanziale mancanza di attrezzature, dai pochissimi farmaci che sono a disposizione del personale medico e, come se non bastasse, anche delle scarsissime riserve di sangue che, qualora fossero disponibili, potrebbero permettere di tenere in vita i tantissimi feriti che versano nelle condizioni più gravi. Questo, insieme ad altri fattori strettamente medici, è uno dei motivi per il quale le vittime potrebbero aumentare di numero nel corso delle prossime ore.

Allo stato attuale, infatti, viste le condizioni nelle quali versano moltissimi feriti, non è detto che si riesca effettivamente a salvarli tutti e ad evitare, così, che la loro situazione già precaria peggiori ulteriormente. Purtroppo, nell’ultimo bilancio fatto rispetto alle vittime accertate, che risale a questa mattina, si contano anche 15 bambini.

I piccoli, morti nell’esplosione, erano a bordo di uno scuolabus che li stava trasportando e che è stato investito al momento della deflagrazione. Tale notizia è stata riferita, una volta accertata, dai servizi sanitari nazionali. E, dato tragico, è quello che tra le molte vittime, un numero consistente non è deceduto sul colpo, ma solo successivamente, a cusa delle ferite riportate. La cosa a cui si aspira adesso, è riuscire a trasportare in Turchia almeno un centinaio di feriti, così da portargli le cure mediche necessarie.

Oltre alla cura dei superstiti, si sta ancora cercando di capire cosa sia effettivamente accaduto ma, soprattutto, a chi è imputabile l’attentato. Al momento non si hanno rivendicazioni certe, ma le autorità attribuiscono la strage agli estremisti islamici di Shabaab. Attualmente, però, la cosa più importante è cercare di salvare i feriti, e di fare tutto il possibile perché non peggiorino. Il presidente somalo, Mohamed Abdullahi Mohamed, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.