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Sondaggio elettorale 2018: il possibile scenario

Sondaggio elettorale 2018

Da un sondaggio elettorale emerge che il centrodestra fa il pieno di voti al nord, mentre al sud batte il M5S. Al Pd il centro Italia.

L’Istituto Ipsos ha effettuato un sondaggio elettorale 2018 in vista del voto che andrà in scena il prossimo 4 marzo. Da questa simulazione emerge che il centrodestra fa il pieno, anche se comunque si registra un lieve calo. Il centrosinistra invece riesce a strappare un buon risultato nelle due regioni tradizionalmente favorevoli (Emilia Romagna e Toscana), mentre va molto male nelle Marche. Al sud, invece, si vive un duello che vede protagonisti Movimento Cinque Stelle e centrodestra.

Sondaggio elettorale 2018

Da un sondaggio elettorale 2018 effettuato dall’Istituto Ipsos emergono dei risultati molto forti, soprattutto per quanto riguarda due parti su tre dell’Italia. Al nord, infatti, il centrodestra, nonostante si registri un lieve calo, fa il pieno di voti. Per quanto riguarda il centro, invece, il centrosinistra riesce ad ottenere un buon risultato nelle regioni tradizionalmente favorevoli (Emilia Romagna e Toscana), ma ne esce male nelle Marche. Al sud, invece, la lotta viene ridotta ad un duello tra centrodestra e Movimento Cinque Stelle. Sono stati questi gli esiti delle simulazioni effettuate sui 231 collegi uninominali della Camera.

Entrando maggiormente nel dettaglio, il vecchio lombardo-veneto presenta dei numeri schiaccianti in favore dell’unione tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. In particolare, il centrodestra conquista 31 seggi su 35 in Lombardia e 16 seggi su 19 in Veneto. Dunque, per queste due regioni, centrosinistra e M5S non possono fare altro che accontentarsi di solamente sette seggi (cinque per il primo e due per il secondo).

In Piemonte, invece, il centrodestra ottiene 11 collegi, mentre ne ottengono tre sia i grillini che il centrosinistra. Situazione diversa in Trentino Alto Adige, dove il centrosinistra ottiene quattro collegi rispetto ai due del centrodestra (nessuno per il M5S). In Liguria invece, il Movimento Cinque Stelle strappa tre seggi, contro i due del centrodestra e l’unico a favore del centrosinistra. Domina il centrodestra in Fruli Venezia Giulia, ottenendo quattro seggi, mentre il centrosinistra ne guadagna uno solo, lasciando a quota zero il M5S.

Gli altri risultati

Come detto, la Toscana è una delle regioni tradizionalmente favorevole al centrosinistra, che riesce a strappare 11 seggi su 14 (due al centrodestra e uno al M5S). Anche in Emilia Romagna domina il centrosinistra, con 12 collegi su 17, mentre due finiscono ai pentastellati e i restanti tre al centrodestra. In Umbria, invece, i tre seggi sono spartiti tra centrodestra (uno) e centrosinistra (due). I Cinque Stelle si rifanno nelle Marche, conquistando quattro seggi su sei, lasciando gli altri due agli avversari. Situazione decisamente più equilibrata nel Lazio: 11 seggi al centrodestra, 7 al M5S e 3 al centrosinistra.

Al sud, invece, la sfida si riduce a soli due protagonisti: centrodestra e M5S. In Puglia, Campania, Sicilia e Calabria a vincere è il fronte moderato. I pentastellati si difendono in Campania, terra di Di Maio, dove soccombono per 11 a 9. Ancora meglio vanno in Sardegna, dove riescono ad ottenere tre dei sei collegi (due al centrodestra e uno al centrosinistra). Ad un mese e mezzo dal voto, lo scenario politico è questo. Ma c’è ancora diverso tempo affinchè la campagna elettorale possa cambiare le carte in tavola.