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Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis: "Separati ma più uniti che mai"

Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis

Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis. L'uno di fronte all'altra per rispondere alle domande di Mario Manca di Vanity Fair: il loro rapporto attuale e la fine del loro amore, ecco un estratto dell'intervista inedita

Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis. L’uno di fronte all’altra per un’intervista a Vanity Fair. Lui senza filtri, lei che si emoziona nel sentire per la prima volta dalla bocca del marito pensieri e parole di cui non era a conoscenza. Una finestra sul loro rapporto che sa di vecchio e nuovo insieme, inedita anche per loro. Eccone un estratto.

D. Da quando siete separati?

Sonia: «Non è una questione di date, di tempo. Siamo genitori, continueremo a fare le vacanze insieme, manterremo le stesse dinamiche. È questa la notizia. Non ci sono di mezzo terze persone o amanti. A quel punto non saranno più amanti. Per i nostri figli siamo mamma e papà da sempre, non cambia niente. Manca solo il rapporto fisico».

D. Che cosa non funzionava più nel vostro rapporto?

Paolo: «Per un certo periodo Sonia ha avuto difficoltà a stare in una situazione che non era più la sua. Si è sforzata, e per questo le devo fare i complimenti, finché è diventato inutile continuare. Ci siamo confrontati, mi ha spiegato, ho capito. Non si può pretendere che una persona viva diversamente da ciò che sente di essere. Con un briciolo di civiltà e di buona coscienza si accoglie il cambiamento. Le cose accadono, l’importante è andare avanti perché non si può tornare indietro. Io ero dispiaciuto, ovvio. Però non è pensabile che la vita degli altri debba per forza corrispondere sotto ogni aspetto alla tua. Se prende altre traiettorie e ha altri obiettivi, vanno considerati, soprattutto se parliamo di una persona alla quale si vuole bene». E poi Sonia: «Non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente. […] Quando si è liberata la casa accanto alla nostra ho capito che poteva essere comodo avere degli spazi separati. Per me, però, vale ancora quello che dice la canzone di Califano Non escludo il ritorno». Ma Paolo le sembra metterle subito un freno, e anche bello grosso: «Nel momento in cui privi una persona di alcune cose necessarie per vivere, ci sta che se le vada a procacciare per la sua sopravvivenza. Non puoi pretendere che muoia». Che quello tra Sonia e Paolo sia uno di quegli amori di cui parla Antonello Venditti in Amici mai, di quelli che «fanno dei giri immensi e poi ritornano»? Chissà, non è mai troppo tardi per scoprirlo.