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Sorelle orfane di madre maltrattate e costrette a pulire casa dal padre e dalla matrigna

Cenerentola

Due sorelle orfane di madre, così come Cenerentola, sono state maltrattate dalla matrigna. La zia ha scoperto e denunciato tutto.

La parte più brutta della favola di Cenerentola è accaduta a due sorelle nel veronese. Le ragazze erano costrette a fare le pulizie e a vivere in condizioni precarie dal padre e dalla loro matrigna. Le due sorelle erano orfane di madre.

Due sorelle orfane di madre sono maltrattate dal padre e dalla matrigna

Sembra quasi assurdo leggere questa notizia che si apprende dal Corriere del Veneto ma purtroppo è tutto vero. I fatti si sono svolti nel 2018, quando le due sorelle avevano 14 anni. Le ragazze andavano normalmente a scuola, ma il loro inferno iniziava quando tornavano a casa. Non potevano mangiare a tavola con il padre e la matrigna, ma in un angolo appartato. La loro alimentazione era prevalentemente vegetariana. Terminato il pranzo dovevano occuparsi della pulizia della casa, che doveva avvenire in modo quasi maniacale. Le due sorelle, poi, la sera, non avevano diritto a vivere nella loro casa, ma nella cantina dove dormivano. Infine, per quanto riguarda l’igiene, era consentita solo l’acqua fredda.

Le punizioni e i sospetti della zia

Cosa accadeva se qualcosa non andava secondo i piani? Le ragazze subivano punizioni medievali e venivano picchiate sia dal padre che dalla matrigna. Questa vicenda è andata avanti per molto tempo, ma ad un certo punto, una zia da parte di madre delle due sorelle ha iniziato ad indagare in maniera indipendente e con investigatori privati. Alle due ragazze era stato vietato di andare a trovare tutti i parenti della madre naturale e non potevano avere nessun contatto con loro. La zia, allora, aveva capito che c’era qualcosa di strano. Andando fino in fondo ha scoperto la verità ed ha denunciato la situazione. Oltre alle prove incontestabili, ci sono anche le testimonianze delle due sorelle.

Gli imputati negano l’evidenza

Il padre delle due ragazze e la matrigna sono stati condannati a tre anni di reclusione per maltrattamenti su minori. Gli imputati hanno però respinto le accuse negando anche l’evidenza. A dare man forte alla matrigna e al padre delle due sorelle è stato anche un rapporto dei servizi sociali, secondo cui vi è “l’assenza di effetti post traumatici derivanti da maltrattamenti“. Per tale motivo, i legali degli imputati vogliono presentare ricorso in appello.