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Soros: "La guerra in Ucraina potrebbe scatenare la terza guerra mondiale"

Soros guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina potrebbe portare a conseguenze devastanti e a una "depressione globale": a sottolinearlo è il finanziere e filantropo George Soros.

Sa cogliere in anticipo le tendenze finanziarie internazionali e questa volta dal Forum di Davos, in Svizzera, ha descritto il possibile scenario futuro della guerra in Ucraina. George Soros, finanziere e filantropo di origini ungheresi, ha parlato delle pesanti conseguenze che il conflitto in Ucraina potrebbe generare.

Soros, le conseguenze della guerra in Ucraina

Soros lancia un allarme al mondo, sempre più proiettato verso “la fine della civiltà”, che sarebbe dovuta a una Terza guerra mondiale. Inoltre, a sua detta, staremmo per affrontare una “depressione globale” e gli effetti negativi della crisi immobiliare cinese “saranno talmente vasti da influenzare l’economia mondiale”. I problemi legati alla catena di approvvigionamento e quelli relativi all’inflazione potrebbero determinare uno shock sistemico.

Soros ha spiegato che la guerra in Ucraina “potrebbe essere l’inizio” della Terza guerra mondiale e “la civiltà potrebbe non sopravviverle”. Il finanziere e filantropo ha ricordato che il mondo è sempre più impegnato nello scontro tra due sistemi di governance diametralmente opposti: “società aperte e società chiuse”. 

Per Soros, inoltre, l’ipotesi di un cessate il fuoco e di nuove trattative per giungere a un accordo di pace non è credibile, in quanto Putin “non è affidabile”. Dovrebbe essere proprio il presidente russo a “iniziare i negoziati di pace, cosa che non farà perché equivarrebbe per lui a dimettersi”, è il commento di Soros, per il quale l’Ucraina, la Moldova e i Paesi Balcanici occidentali dovrebbero fare domanda di adesione all’Ue.

L’Unione europea, invece, dovrebbe impegnarsi a favorire una maggiore integrazione, sulla base di un piano per un’Europa parzialmente federata, come espresso dal segretario dem Enrico Letta. In tal modo, nessuno Stato membro avrebbe potere di veto.

Nella confederazione allargata gli stati membri potrebbero unirsi in “coalizioni di volenterosi”. La Germania pagherà un “prezzo pesante” per le politiche “mercantiliste” dell’ex cancelliera Angela Merkel. Tuttavia, “quando si tratta di mantenere l’unità europea, Olaf Scholz sembra sempre fare la cosa giusta. Quindi ha aggiunto: “Ha abbandonato Nordstream 2, ha stanziato 100 miliardi di euro per la difesa e ha fornito armi all’Ucraina, rompendo tabù di vecchia data”.

L’allarme sul cambiamento climatico

Da parte di Soros non è mancato neppure un allarme legato al cambiamento climatico e ai pericoli a esso connessi.

Se la guerra continua a “infuriare”, il surriscaldamento globale potrebbe diventare irreversibile. Per il finanziere si tratta di una prospettiva “spaventosa”. Inoltre, ha sottolineato che “la maggior parte di noi accetta l’idea che un giorno dovremo morire, dando però per scontato che la nostra civiltà sopravviverà. In un contesto che appare fragile e allarmante, per Soros è necessario “mobilitare tutte le nostre risorse per porre fine al più presto alla guerra”.