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Sottosegretario Costa: "Se continuiamo così, a settembre avremo l’immunità di gregge"

Costa immunità di gregge

Il sottosegretario alla Salute Costa fa sapere che presto potremo raggiungere l'immunità di gregge, ma "col virus non si scherza, ci sono le varianti".

Complice l’arrivo della bella stagione e la campagna vaccinale che procede a ritmo spedito, diminuiscono i contagi nel nostro Paese e cala la pressione negli ospedali. Durante una visita in Umbria il generale Figliuolo ha spiegato che dal 3 giugno i vaccini saranno aperti a tutte le fasce di età. Il commissario, inoltre, assicura che entro settembre saremo tutti vaccinati. Ottimista è anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il quale ha sottolineato che proseguendo con un elevato numero di vaccini giornalieri si potrà raggiungere l’immunità di gregge appena dopo l’estate.

Costa, immunità di gregge entro settembre

In un’interivista al Corriere della Sera, il sottosegretario Costa ha dichiarato: Se continuiamo così, a settembre avremo l’immunità di gregge. Io guardo i numeri. A giugno arriveranno 20 milioni di dosi, oggi avanziamo al ritmo di 500 mila somministrazioni al giorno, ma presto grazie a questa concentrazione di vaccini riusciremo a toccare quota 700 mila. Dodici milioni di italiani sono già vaccinati, cioè oltre il 15% della popolazione, che in proporzione vuol dire meglio di Francia e Germania. A fine giugno i vaccinati saranno poco meno di 20 milioni. E non solo. Ora siamo a 33 milioni di dosi somministrate, a fine luglio taglieremo il traguardo dei 70 milioni”. Presto si potrà tornare a respirare un clima di normalità: per Costa, infatti, a settembre potremo raggiungere l’immunità, ma già “ad agosto potremo cominciare a toglierci la mascherina all’aperto”.

Tuttavia, ha precisato che è presto per dire addio alla pandemia: Col virus non si scherza. Ci sono le varianti, bisognerà comunque continuare a fare attenzione.

Sottosegretario Costa, immunità di gregge a settembre: vaccini in azienda e ai giovani

Settemila aziende sono pronte a vaccknare i propri dipendenti. “Ferrero e Lavazza già lo fanno. Ma io la penso come il generale Figliuolo: ci sono ancora 400mila over 80 da vaccinare e noi, con l’aiuto dei medici di famiglia, delle farmacie e dei team sanitari che vanno già a trovarli a domicilio, entro il mese di giugno dobbiamo raggiungerli tutti e metterli finalmente in sicurezza“.

“Intanto, certo, largo pure ai giovanissimi. Quante volte abbiamo detto che i giovani portano il virus in casa agli anziani. Quante volte abbiamo ripetuto che il nostro obiettivo è avere una scuola in presenza“, ha aggiunto.

Costa, immunità di gregge e vaccini in vacanza

Poi ha espresso la sua perplessità sulle vaccinazioni in vacanza. “Si parla tanto dei vaccini in vacanza. Ma noi non possiamo rincorrere chi passa 3 giorni a Rimini. E neppure possiamo pensare ai turisti stranieri. Troppo complicato. Possiamo però provare a garantire il vaccino a chi fa un soggiorno lungo: penso ai nonni che stanno un mese nella casa al mare con i nipoti. Per loro potremmo studiare una residenza sanitaria temporanea che oggi già esiste per un minimo di tre mesi. Ma servirà comunque un accordo condiviso tra tutte le Regioni, non possiamo muoverci a macchia di leopardo. E poi perchè i vaccini sono gratis e i tamponi no? Finchè i vaccini non saranno disponibili per tutti, non dovremmo far pagare i tamponi o almeno dobbiamo cercare di ridurne il costo. Si chiama equità sociale”, ha commentato.

Quindi ha aggiunto: “Mi pare inopportuno in questo momento parlare di vaccinazioni in discoteca: intanto, riapriamo le discoteche. Entro fine giugno il Cts e il generale Figliuolo dovranno dare una risposta sul protocollo presentato dagli esercenti. Ma bisognerà riaprire veramente, non con i balli consentiti a 2 metri di distanza. Che discoteca sarebbe? Serviranno il green pass, i tamponi, il tracciamento. A luglio, però, secondo me si parte”.